Longing...

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Nashan
view post Posted on 7/8/2009, 13:43 by: Nashan
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Zolf J. Kimbly





Fortunatamente quando si era svegliato le gambe avevano ripreso a funzionare a dovere, anche il sistema nervoso, regalandogli tutto quel dolore che prima non aveva potuto sentire. Visto che tutto sommato si era comportato bene l'Inquisitore Supremo lo aveva lasciato a briglia sciolta, ordinandogli di non prendere nessuna iniziativa personale. Non che con quella pioggia che si abbatteva ostinata su Londra poi si sentisse particolarmente ispirato, gli mancava da morire il sole di Miami, non vedeva l'ora di tornare a casa...sempre che lo fosse ancora. Forse c'era solo una persona ancora disposta ad accoglierlo, ma sarebbe stato un bel problema visto il suo nuovo impiego. Temporaneo, come tutte le cose. Anche lui stesso...o forse no?
L'ex- Maggiore della squadra artificieti dell'Esercito degli Stati Uniti sembrava un signore con quell'abito bianco che indossava: smoking, un soprabito, una sciarpa ed un cappello. Chissà dove andava questo fine signore? Magari andava ad un balletto? Oppure ad una mostra d'arte? Oppure andava a prendere il thè delle cinque da qualche raffinato amico? Oh, in realtà nulla di tutto ciò. Perchè a costui i balletti facevano venire un sonno incredibile, le uniche arti che conosce e apprezza veramente è quella dell'inganno e delle esplosioni e non ha nessun amico da cui prendere neanche un caffè.
Doveva andare al municipio per ritirare i nuovi documenti: carta d'identità, passaporto, patente e tutta un'altra serie di carte. Certo, quelle cose si ritirano in questura, ma lui non era come tutti gli altri. Lui per il mondo era ufficialmente morto anni prima, condannato sulla sedia elettrica. Ripensò al nome di copertura che gli avevano dato: James Lemoine. Non era male no, ma preferiva di gran lunga il suo vecchio nome, sembrava quasi fatto a posta per lui, però certo non si poteva presentare con il nome di una persona morta. Doveva fingere, non che per lui fosse mai stato un problema, s'intenda.
Umido, tremendamente umido.
Quando, nelle vicinanze del municipio, sentì le prime goccie di pioggia scendere e bagnargli il cappello aprì l'ombrello.
 
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