Longing...

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view post Posted on 7/8/2009, 13:10
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Vabbeh , ormai lo sapete tutti XD!

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Tristan Harias

http://blankinstitutegdr.forumcommunity.ne...stpost#lastpost

Tristan si era fermato sotto il portone del municipio: l'arco sopra la sua testa gli dava riparo dalla pioggia che all'improvviso era venuta a turbare la quiete della città.
Era così torrenziale che l'acqua scendeva giù per la grande scalinata a mo' di cascata, mentre sempre più gente si accalcava al portone vicino a lui e il riparo diveniva sempre più stretto, affollato, soffocante.
Meglio pressato all'asciutto che sorpreso dalla pioggia però: da quando era diventato un lupo mannaro cominciava ad amare sempre di meno l'acqua...
Penso che non mi abituerò mai al clima di questa città!
Mugugnò lui tra sè e sè, anche se probabilmente non c'era nessuno ad ascoltarlo: si guardò intorno per vedere se qualcuno avese avuto un ombrello...
 
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view post Posted on 7/8/2009, 13:43
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Zolf J. Kimbly





Fortunatamente quando si era svegliato le gambe avevano ripreso a funzionare a dovere, anche il sistema nervoso, regalandogli tutto quel dolore che prima non aveva potuto sentire. Visto che tutto sommato si era comportato bene l'Inquisitore Supremo lo aveva lasciato a briglia sciolta, ordinandogli di non prendere nessuna iniziativa personale. Non che con quella pioggia che si abbatteva ostinata su Londra poi si sentisse particolarmente ispirato, gli mancava da morire il sole di Miami, non vedeva l'ora di tornare a casa...sempre che lo fosse ancora. Forse c'era solo una persona ancora disposta ad accoglierlo, ma sarebbe stato un bel problema visto il suo nuovo impiego. Temporaneo, come tutte le cose. Anche lui stesso...o forse no?
L'ex- Maggiore della squadra artificieti dell'Esercito degli Stati Uniti sembrava un signore con quell'abito bianco che indossava: smoking, un soprabito, una sciarpa ed un cappello. Chissà dove andava questo fine signore? Magari andava ad un balletto? Oppure ad una mostra d'arte? Oppure andava a prendere il thè delle cinque da qualche raffinato amico? Oh, in realtà nulla di tutto ciò. Perchè a costui i balletti facevano venire un sonno incredibile, le uniche arti che conosce e apprezza veramente è quella dell'inganno e delle esplosioni e non ha nessun amico da cui prendere neanche un caffè.
Doveva andare al municipio per ritirare i nuovi documenti: carta d'identità, passaporto, patente e tutta un'altra serie di carte. Certo, quelle cose si ritirano in questura, ma lui non era come tutti gli altri. Lui per il mondo era ufficialmente morto anni prima, condannato sulla sedia elettrica. Ripensò al nome di copertura che gli avevano dato: James Lemoine. Non era male no, ma preferiva di gran lunga il suo vecchio nome, sembrava quasi fatto a posta per lui, però certo non si poteva presentare con il nome di una persona morta. Doveva fingere, non che per lui fosse mai stato un problema, s'intenda.
Umido, tremendamente umido.
Quando, nelle vicinanze del municipio, sentì le prime goccie di pioggia scendere e bagnargli il cappello aprì l'ombrello.
 
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view post Posted on 7/8/2009, 14:28
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Ad un certo punto vide spuntare un ombrello in strada.
Lo teneva un uomo in smoking, soprabito, sciarpa e cappello: l'abbigliamento era decisamente poco consono alla pioggia, così come il suo, evidentemente era stato sorpreso anche lui dall'acquazzone.
Probabilmente stava andando ad un lussuoso ricevimento, aveva tutta l'aria di essere una persona ricca.
Ed invece no: puntava dritto al municipio.
Tristan seguì incuriosito il tragitto fatto da quell'uomo con la coda dell'occhio.
Peccato.
Come tutti gli altri si sarebbe fermato all'uscio perchè il municipio era ancora chiuso.
Lui tra l'altro occupava proprio il posto davanti alla porta, quindi presto si sarebbe fermato di fronte a lui
Avete bisogno di qualcosa, signore?
 
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view post Posted on 7/8/2009, 14:43
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Quando vide che il municipio era chiuso controllò l'orologio. In effetti era in anticipo di venti minuti, a quanto pare la fretta di poter lasciare il Regno Unito gli aveva messo le ali ai piedi.
Sospirò, avrebbe atteso, venti minuti non erano poi la fine del mondo.
Era abituato ad aspettare, fortunatamente aveva preso il suo blocco degli appunti con se, aveva bisogno di ripassare alcune cose da quando Sumeragi aveva deciso di appioppargli il compito d'insegnante d'Alchimia alla Fortezza. Stava scoprendo che trasmutare lo zolfo in esplosivo non era l'unica delle potenzialità che gli erano state donate anni prima. Si, tutto sommato si sarebbe divertito.
Poi il ragazzetto davanti a lui gli parlò.
"Solo dei servizi del municipio, come tutti quelli che fanno la coda qui."
Rispose, quasi serafico mentre abbassava lo sguardo verso il giovane.
E questo qui da dov'era uscito?
 
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view post Posted on 7/8/2009, 14:51
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Tristan si strinse nelle spalle, appresandosi di più alla porta: il signore gli aveva risposto in modo cordiale e non aveva dato peso al suo aspetto bizzarro, vero ma...il modo in cui lo stava guardando adesso lo faceva sentire un po' troppo osservato.
Capisco...
Accennò lui cercando di incontrare il suo sguardo: parlava perchè voleva intercettare in qualche modo la sua attenzione sulle parole e non sull'aspetto
Per fortuna non ci sarà tutta questa folla una volta dentro. Siamo in molti qui per via della pioggia: io sinceramente non me l'aspettavo
E gli mostrò il braccio nudo, facendo vedere che all'incavatura del gomito, dove usualmente si soleva appoggiare l'ombrello, non aveva niente
E per questo sono bloccato qui...
 
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view post Posted on 7/8/2009, 15:03
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Certamente quel ragazzo non era un essere umano, con quelle orecchie e quella coda e...non aveva mai visto mani del genere. A primo impatto poteva apparire un Neko ma no, quello non lo era. Che strano scherzo della natura aveva davanti?
Da programma avrebbe dovuto allontanarsi con la creatura in questione, lontano dai civili, togliersi i guanti e fare un po' di fuochi d'artificio con i succhi gastrici del giovane, ma gli ordini erano niente iniziative personali e non ne aveva assolutamente voglia. Non voleva sporcarsi l'abito nuovo prima del tempo.
A quanto pare il destino richiedeva la sua attenzione altrove, non sui suoi appunti.
"Sono arrivato a Londra da poco, ma già quest'umidità non la sopporto più, non so come facciano gli inglesi a sopportare il clima, temo sia l'abitudine."
Continuò, cordiale come sempre.
Aveva la sua attenzione, per ora.
 
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view post Posted on 7/8/2009, 15:11
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Tristan fu sul punto di dire, con un certo entusiasmo anche, "Anche io vengo da fuori!" ma si bloccò inspiegabilmente.
Non sapeva chi aveva di fronte ed era meglio non rivelare la sua abitazione.
Chi è stanco di Londra è stanco della vita
Si corresse lui, citando una frase già ascoltata da un pensatore anonimo: era decisamente meglio del rivelare la sua abitazione.
Forse quell'uomo misterioso si aspettava di attaccare una conversazione con lui: decise di esaudire quest'aspettativa, dato che in quel momento aveva la sua attenzione o così gli era sembrato...
L'avevo intuito dall'accento. Da dove venite?
Aveva un modo di parlare molto formale, ma c'era qualcosa che tradiva lo slang americano.
California? Tennesse?
Troppo distinto per venire di lì.
"Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca" : era un detto che suonava più o meno così.

 
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view post Posted on 7/8/2009, 15:23
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Fece un mezzo sorriso alla citazione dello strano ragazzo.
Lui non era stanco di Londra, era stanco della pioggia che gli cadeva in testa.
"Da Miami, in Florida, dove piove circa tre volte all'anno."
Disse, sorridendo divertito.
Vero, la Florida era famosa per le scarse piogge, le rarissime nevicate e la temperatura sempre piacevole, era quasi ovvio che trovasse fastidiosa l'umidità londinese. Ma Miami era anche famosa per il vizio, oltre che per il lusso.
 
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view post Posted on 7/8/2009, 15:34
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Tristan annuì per fargli intendere che aveva capito: la Florida...ecco perchè non amava molto la pioggia.
A Ginsborg, per quanto riuscisse a ricordare, invece c'era sempre la neve ma era un freddo secco: a Londra era tutto così umido che sembrava che il freddo penetrasse nelle ossa.

Non ci sono mai stato...

Accennò lui, non distogliendo lo sguardo dall'uomo: era sempre calmo e sereno, ma aveva una ragione per credere che quell'atteggiamento cortese non fosse molto spontaneo.
E da quanto tempo siete a Londra...?
Chiese lui, premendosi una mano contro l'altro avambraccio, esattamente dove aveva avuto il morso.
 
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view post Posted on 7/8/2009, 15:44
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E perchè non avrebbe dovuto esserlo?
Era un distinto signore americano, giovane, sulla trentina, che conversava amabilmente con un ragazzo dall'aspetto ambiguo, senza fargli la gentilezza di porre domande indiscrete sul suo aspetto.
Aveva visto solo una volta la neve in vita sua, ricordava ancora l'espediente con un sorriso. Ma erano ricordi d'un altra vita.
"Allora le consiglio di visitarla, se mai ne avrete l'occasione, una volta almeno nella vita bisogna vederla, secondo me."
Sorrise cordiale al ragazzo, mentre le lanciette dell'orologio scandivano il tempo, senza potersi fermare.
"Sono a Londra solo da una settimana."
Già, era uscito di prigione solo una settimana prima....era tornato a vivere, niente più Smith tutte le ore del giorno.

SPOILER (click to view)
Se ti va ho un'idea per movimentare la cosa..ci stai?
 
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view post Posted on 7/8/2009, 15:52
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SPOILER (click to view)
Certo ^^ mi va bene di tutto ti do carta bianca!


Tristan immaginò che la Florida evocasse in lui qualche ricordo, anche se non riusciva a distinguerlo oltre la sua pacata gentilezza: probabilmente era lì solo per ragioni di lavoro e avrebbe potuto tornarci un giorno o l'altro.
Lui invece non se la sentiva affatto: per questo era venuto a vivere a Londra, per nascondersi. Ormai era lì da qualche mese, era stato dato per disperso nel suo paese.
Una settimana...
Ripetè lui come ipnotizzato: possibile che ancora non gli facesse domande sul suo aspetto? Era davvero la prima persona che incontrava così: era una cosa che gli faceva molto piacere.
Ma il suo istinto di lupo continuava a metterlo in allarme, come una vocina che lo chiamava per dirgli "scappa, scappa".
Rimase fermo, di spalle alla porta di ingresso.
Allora avrete ancora molto da vedere, qui a Londra. Tempo permettendo, non basterebbe una vita per visitarla...

 
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view post Posted on 7/8/2009, 19:36
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Semplice. Il suo aspetto gli interessava relativamente. Strano ma vero.
Il suo istinto diceva bene, non era una persona da frequentare a cuor leggero. O almeno non a guardia bassa, sempre che non si avesse timore di esplodere o si fosse fermamente sicuri di averlo come alleato. Cosa di cui non bisognava mai avere la certezza, perchè una certezza non lo era. L'unico suo alleato era se stesso.
"Uhm, già. Purtroppo in questi giorni non ho avuto tempo di fare il turista, ma potrei averne. Cosa mi consiglia di visitare?"
No, era stato troppo impegnato ad esplorare la Fortezza e solo per quel giorno Sumeragi gli aveva dato il permesso di uscire. Sperava ardentemente che decidesse di fare una bella proroga, non ce la faceva più a rimanere confinato là, per quanto fosse un bel posto. Non era uscito da un carcere di alta sicurezza per finire in una dorata gabbia.
Un impiegato arrivò dalla strada, entrando nel municipio in una porta riservata al personale. Bene, tra non molto avrebbero aperto.

SPOILER (click to view)
MWAHAHAHAHH. Lascia a me le redini e non te ne pentirai^^
 
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view post Posted on 18/8/2009, 23:18
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Tristan seguì con la coda dell'occhio l'impiegato che si infilava dalla porta del retro: il municipio stava per aprire...
Come ha detto scusi?
Fece lui, ritornando con lo sguardo fermo sul suo interlocutore: si era lasciato un attimo distrarre dalla presenza di quell'uomo.
Poi,come se gli avesse ripetuto la domanda che in realtà aveva ascoltato ma senza prestarvi attenzione, riprese
Dipende dai vostri gusti...Covent Garden, il Big Ben, il London Eye: c'è davvero tanto a visitare. Io personalmente ho trovato molto pittoresca la torre di Londra...
C'era voluto tempo per visitarla, è vero, ma più che averlo entusiasmato la torre lo aveva impressionato: aveva letto una ad una le scritte graffiate sui muri della prigione, immaginando la disperazione l'odio e il veleno che vi erano intrise dentro.
Ma immagino che voi, venendo dalla Florida, cerchiate qualcosa di più esplosivo...

SPOILER (click to view)
Perfect ^_^ tocca a te!
 
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view post Posted on 19/8/2009, 19:00
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SPOILER (click to view)
Sono reduce da quasi 500 pagine de "Il Signore degli Anelli" lette in pochi giorni, per cui non so cosa sto scrivendo e non assicuro nulla o_O XD


Esplosivo...quale parola era più adatta per lui! Inconsciamente il giovane mannarlo lo aveva apostrofato con un aggettivo così carico di significato per ciò che era stato, ciò che era e ciò che sarà. Non poteva infatti sapere di avere affianco uno degli Umani con più affinità a questo genere di cose che potesse mai incontrare nella lunga vita destinata ad un affetto dalla licantropia, almeni rispetto a lui.
E con esplosivo si può anche descrivere quello che accadde da lì a pochi secondi.
L'impiegato era un tipico inglese vecchio stampo: magrolino e palliduccio, con i capelli rossicci pettinati in modo da nascondere una prima forma di calvizie e gli occhiali con la montatura d'avorio che comprivano gli occhi castani. Uno come tanti, tipico e anonimo. Quasi da film.
Zolf ascoltò placido quel che aveva da dire Tristan, senza fargli notare il distratto silenzio, probabilmente perchè ne era stato intrappolato anche lui, facendo previsioni sulle procedure che avebbe dovuto affrontare da li a poco, sperando vivamente che non fossero troppo noiose e che all'uscita avesse smesso di piovere.
Non fece neanche in tempo a rispondere che si sentì un rumore di sparo provenire dall'interno del municipio.
Zolf si voltò di scatto verso la porta, mentre la gente spaventava si allontanava dal riparo dalla pioggia, ignorandola spaventata. L'Inquisitore non fece una piega, ma si allontanò dall'ingresso per precauzione. Stava succedendo qualcosa. E non era buona.
Le porte si aprirono, rumorosamente, e ne sgattaiolò fuori, ansimante e trascinato l'impiegato. La camicia bianca sporca di sangue.
"A-a-iuto...dentro...armati...c'è una..."
Un'altro colpo, secco.
L'imiegato cade morto con un buco tra i capelli chiari.
 
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view post Posted on 20/8/2009, 22:37
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Le orecchie di Tristan scattarono in alto di colpo, percependo quasi in anticipo lo sparo: ebbe il tempo di spostarsi e di capire cosa stava succedendo.
L'impiegato che aveva seguito con lo sguardo poco prima ora era riverso a terra, agonizzante, con la camicia imbrattata di sangue.
Aveva tentato di avvertirli di quel che succedeva dentro, ma la folla che fuggiva dal porticato rese quasi impercettibili le parole.
Tristan si voltò verso l'americano: era impassibile, ma probabilmente aveva sentito quelle parole anche lui.
Infine l'impiegato ricadde a terra morto: dall'odore Tristan capì subito che non c'era nulla da fare, poi vide anche il buco e se ne convinse. C'era un leggero odore di polvere da sparo ma non capiva bene da dove provenisse, se da dentro il municipio, dall'americano o da ambo le parti.
Cos'è stato?
Si domandò lui ad alta voce, guardando un po' turbato le due entrate dal municipio: chiunque aveva progettato questa cosa poteva essere entrato solo da lì, dal camino o dalle finestre. A meno che non agisse dall'esterno o non fosse dentro da prima.
Veniva da dentro...il municipio non è vuoto. E devono esserci anche gli altri impiegati...
Quando avrebbe voluto entrare tra gli Hunter aveva promesso di esere pronto a questo genere di situazioni: certo, non voleva fare l'eroe, ma non poteva ignorare quello che aveva visto.
Si avvicinò alla porta con un gesto convulso, non sapendo se coinvolgere o meno l'americano, poi gli annunciò
Io entro!

SPOILER (click to view)
Il signore degli anelli *_* cmq a te la mossa ^_-

 
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30 replies since 7/8/2009, 13:10   580 views
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