Sono reduce da quasi 500 pagine de "Il Signore degli Anelli" lette in pochi giorni, per cui non so cosa sto scrivendo e non assicuro nulla o_O XD
Esplosivo...quale parola era più adatta per lui! Inconsciamente il giovane mannarlo lo aveva apostrofato con un aggettivo così carico di significato per ciò che era stato, ciò che era e ciò che sarà. Non poteva infatti sapere di avere affianco uno degli Umani con più affinità a questo genere di cose che potesse mai incontrare nella lunga vita destinata ad un affetto dalla licantropia, almeni rispetto a lui.
E con esplosivo si può anche descrivere quello che accadde da lì a pochi secondi.
L'impiegato era un tipico inglese vecchio stampo: magrolino e palliduccio, con i capelli rossicci pettinati in modo da nascondere una prima forma di calvizie e gli occhiali con la montatura d'avorio che comprivano gli occhi castani. Uno come tanti, tipico e anonimo. Quasi da film.
Zolf ascoltò placido quel che aveva da dire Tristan, senza fargli notare il distratto silenzio, probabilmente perchè ne era stato intrappolato anche lui, facendo previsioni sulle procedure che avebbe dovuto affrontare da li a poco, sperando vivamente che non fossero troppo noiose e che all'uscita avesse smesso di piovere.
Non fece neanche in tempo a rispondere che si sentì un rumore di sparo provenire dall'interno del municipio.
Zolf si voltò di scatto verso la porta, mentre la gente spaventava si allontanava dal riparo dalla pioggia, ignorandola spaventata. L'Inquisitore non fece una piega, ma si allontanò dall'ingresso per precauzione. Stava succedendo qualcosa. E non era buona.
Le porte si aprirono, rumorosamente, e ne sgattaiolò fuori, ansimante e trascinato l'impiegato. La camicia bianca sporca di sangue.
"
A-a-iuto...dentro...armati...c'è una..."
Un'altro colpo, secco.
L'imiegato cade morto con un buco tra i capelli chiari.