Stupida Scimmia |
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guardo' il coniglietto di pezza con le labbra appena socchiuse, incantato da quanto fosse morbido.
Mai aveva sentito nulla di così mordido... da quando l' avevano cacciato dal monastero, si intende.
Gli ricordava la veste di quel monaco che decise di portarlo via con se', che gli salvo' la vita. Due volte, gli salvo' la vita.
socchiuse gli occhi, poi strinse il coniglietto ed alzo' lo sguardo verso l' uomo.
o...o...k
mormoro' versando una piccola lacrima sul muso di quell' affare di pezza, che gli ricordava la propria salvezza, che era svanita nel rosso di un sangue innocente, casto. Semplicemente puro. Il sangue di suo padre, di colui che non doveva morire ma che si era offerto di gettare sulla carta di un sutra che lo porto' via da lui...
Fece un passo verso l' uomo, tentennante, e si immobilizzo' subito, tentando di non sporcare ancora quell' essere rosa che in un attimo era riuscito a farlo stare così bene ed insieme dannatamente male.
non riusciva a seguire quell' uomo. Qualcosa dentro di lui qlielo impediva semplicemente.
Tese il coniglio in avanti, come per ridarglielo, ed abbasso' il capo per tristezza o per vergogna.
sul lato destro del viso un po' scucito di quella semplice pezza rosa un paio di lacrime parallele, una un po' piu' in basso dell' altra.
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