Kabuki Night

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view post Posted on 27/6/2009, 12:36
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Una sera come tante altre a Londra, non c'era quasi nulla da fare per le normali menti, per quelle colte, invece, il teatro cittadino offriva alcune rappresentazioni teatrali giapponesi secondo i canoni del Kabuki. Una proposta abbastanza allettante per chiunque, qualcosa da non perdere per una mente che vuole sopraelevarsi, anche di poco, sopra la marmaglia circostante. Un uomo, o almeno sembrava un uomo; sappiam bene che le apparenze ingannano, un uomo alto intorno al metro e novanat, muscoloso. Vestito elegantemente con un completo che si adattava alla serata ed uno sguardo di ghiaccio che faceva trasalire chiunque guardasse, era quello il suo biglietto da visita per quella sera. La capigliatura messa in mostra attraverso una leggera pratica di ingellamento e curata nei minimi dettagli. Quest'uomo, anzi mezzo demone, diciamo le cose come stanno, stava camminando fuori dal Teatro aspettando di giungervi con calma per poter comprare i biglietti per lo spettacolo di quella sera. Era stato messo in piedi all'ultimo momento, ergo dovevano esserci molti biglietti ancora disponibili. Si avvicinò alla bilgietteria posta fuori il teatro. "Buonasera." L'ennesimo sorriso rivolto alla donna al di là del bancone, sulla quarantina ed un pò bruttina, il sorriso dell'essere demoniaco la fece quasi trasalire e rimase qualche secondo imbambolata dalla sua bellezza, ripresasi in tempo, o quasi, prima di venir svegliata dal giovane dallo stato di shock nel quale era caduta rispose al giovane. "Si? Mi dica." Rispose in maniera abbastanza imbarazzata. "Un biglietto, grazie." La donna ne prese uno e glielo diede con calma, il mezzo demone, il cui nome era Oliver Goodwill, sorrise, pagò e si diresse verso l'interno del teatro. Lo spettacolo iniziava tra una ventina di minuti, per questo decise di intrattenersi nel corridoio a vedere alcune locandine degli spettacoli che prossimamente sarebbero stati messi in scena lì dentro.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 27/6/2009, 20:25




SPOILER (click to view)
posso? ^^


Chandra Mayju

Una rolls royce frenò dolcemente davanti al teatro e dalla portiera posteriore scese un uomo orientale molto elegante e dai capelli brizzolati. Dalla bocca penzolava un sigaro spento. Girò attorno all'auto e aprì l'altra portiera. In equilibrio su alti tacchi scese una ragazza bellissima, dalla pelle scura. Sorrise all'uomo e lo prese a bracetto, prima di avviarsi insieme verso l'ingresso del teatro.
Quella sera Chandra era una diciottenne. O almeno, così doveva far credere. Ma con l'abito giusto, nulla era impossibile. Un gruppetto di uomini si voltò a guardarla, ma e lei ricambiò lo sguardo, civettuola e sicura di sè. Sapeva di essere meravigliosa e sensuale. E quella sera, ancora di più. Indossava un abito bordeaux, lungo fino alle ginocchia, legato dietro la nuca e che le lasciava scoperta la schiena dalla pelle vellutata fino all'altezza della vita. Anche il lungo collo era scoperto, e aveva raccolto i lisci capelli corvini in uno chignon.

Il suo cliente pagò i due biglietti e la coppia entrò finalmente nel teatro. Si fermarono nel corridoio, poichè mancava ancora molto all'inizio dello spettacolo. Lui la guardava adorante, continuando ad accarezzarle il volto. Il signor Tanaka le aveva già dichiarato più volte il suo amore, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per Chandra. E lei ne era perfettamente cosciente. Tanaka era una delle sue vittime preferite. Con pochi poteva essere così crudele come con lui. E più lei lo trattava male, più lui sembrava amarla. Quell'amore lo faceva soffrire in modo indicibile; lo avrebbe consumato. E Chandra sapeva anche questo.
 
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view post Posted on 28/6/2009, 14:11
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SPOILER (click to view)
certo >.<


Il giovane si trovava ancora all'interno del corridioi antecedente alla sala teatrale, era curioso di vedere come si sarebbe svolto il tutto, lo spettacolo di per sè. Nel corso della sua lunga vita aveva assistito a tante rappresentazioni di opere teatrali secondo i canoni del Kabuki e le aveva bene o male apprezzate tutte, era un appassionato della cultura Nipponica in generale, indi era normale che gli piacesse il tutto. Rimase fermo, immobile ed impassibile a scrutare una locandina che presentava lo spettacolo di questa. La locandina presentava una donna sullo sfondo che lanciava uno sguardo, od almeno così parve ad Oliver, verso un uomo in primo piano al centro della locandina, lo sguardo del Mezzo Demone scivolò sul titolo, quand'ecco che la sua attenzione venne spostataverso la sua sinistra. Un anziano uomo, accompagnato da una graziosa donna, entrò nel corridoio. Un sorriso, velato da Goodwill, comparve sul suo volto. Quel rimasuglio umano era semplicemente un elemento ultimo della catena evolutiva, mentre lei.. quella graziosa creatura che lo accompagnaca, doveva essere un'accompagnatrice di lusso. Nessuna sana di mente starebbe vicino ad un uomo del genere, a parte per i soldi. Era carina e giovane, bassina, il vestito la rendeva simile ad una bambola di porcellana, stavolta il sorriso si indirizzò verso quest'ultima, la giovane, un sorriso di compiacimento personale nel constatare che a Londra era stato così facile trovare una donna che ostentava classe, sicurezza e beltade. In fin dei conti, nel caso fosse stata un'accompagnatrice, Oliver non l'avrebbe ritenuta tanto diversa da lui. In fin dei conti il suo peccato era la Lussuria, sfrenata bramosia carnale che rendeva folli anche le persone più savie di questo mondo. Decise di avvicinarsi con garbo, cosa c'era di meglio che intavolare un discorso con quell'uomo, prendendolo un pò per i fondelli e, contemporaneamente, tentare di sedurre quella donna. Anche se la seduzione non sarebbe bastata, donne del genere, accompagnatrici di lusso, amavano circondarsi dello sfarzo e del lusso in modo da ostentarlo. Fino a quel momento era stata questa la sua concezione, comunque decise di avvicinarsi a quel vecchietto con al fianco quella piccola bambolina che sembrava tanto piccola ed indifesa e che, diffidando dalle apparenze, poteva nascondere artigli affilati.. nel vero senso della parola. "Anche lei quì per lo spettacolo?" Il tono di voce era gentile ed aggraziato, lo charme era una sua caratteristica peculiare e ne faceva una delle sue maggiori armi di seduzione, sorrise in maniera gradevole, mettendo in mostra le sue grandi doti da attore, all'uomo e lanciando un sorriso, stavolta di cortesia, alla ragazza.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 30/6/2009, 18:51




Chandra aveva notato il ragazzo dagli occhi di freddo ghiaccio quasi immediatamente. E come non vederlo? Doveva avere all'incirca la sua età, ed era di una rara bellezza, con i capelli scuri che contrastavano con lo sguardo algido; irradiava fascino, e le persone intorno a lui parevano quasi sfuocate.
E anche lui sembrava averla notata; la guardava come un gatto guarda la preda. Chandra decise di ignorarlo, per vedere come si sarebbe comportato, e i suoi occhi turchini passarono oltre, e lei tornò a guardare Tanaka, pur non riuscendo a trattenere del tutto un sorriso.
Con la coda dell'occhio notò con piacere che si avvicinò a loro. Un gesto quantomeno audace, ma lui lo compì con un tale garbo da annullare ogni sfrontatezza.
Era un seduttore, Chandra lo vedeva bene. Probabilmente non erano poi così diversi. Voleva giocare un po' anche lei, decise. Ovviamente a spese del signor Tanaka, che intanto le stava parlando di argomenti futili noiosi come il suo lavoro, con la sua voce atona. Come se a lei potesse importare. L'unica cosa che le interessava di quell'uomo erano i soldi. Ma era una verità parziale anche questo. Poteva frequentare uomini altrettanto ricchi e più giovani e interessanti. Ciò che la spingeva a continuare a vederlo era ben altro.
Lui era il suo gioco, la sua marionetta.
Muovere i fili di una persona, assogettarla, da una voluttà tutta particolare, un'infinita sensazione di potenza. Era un modo per mettere alla prova lui, così come lei stessa.
Tanaka, che iniziava già a stempiarsi, guardò il giovane ragazzo bello come un Adone, con un misto di sorpresa e irritazione.

Evidentemente, replicò gelido, tentando di guardarlo dall'alto in basso, impresa non facile, poichè come tutti gli orientali non era particolarmente alto, a differenza del ragazzo.
Chandra non si sarebbe lasciata sfuggire l'occasione per intavolare una conversazione con lo sconosciuto e far ingelosire il suo cliente. Strinse forte il braccio di Tanaka, intromettendosi nello scambio di battute tra i due uomini.

Oh, si, simili occasioni non capitano poi così spesso a Londra. E io non ho mai avuto occasione prima d'ora di vedere il Kabuki.
Disse, abbassando appena il capo con studiata maestria, come se una tale lacuna culturale fosse per lei imperdonabile
Lei è un appassionato di cultura nipponica? domandò, rivolgendo all'uomo uno sguardo carico di malizia e un sorriso complice.
 
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view post Posted on 30/6/2009, 22:59
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Avvicinandosi notava sempre cose nuove in quella coppia e comprendeva varie notizie e rifacimenti che si ripetevano nell'arco delle situazioni della sua vita. L'esistenza in fin dei conti non era tanto poco comprensibile se si stava attenti alle cose che accadevano intorno ed era facile carpire grandi informazioni dalle varie situazioni, anche non riuscendo a capire sin da subito le cose. C'era solamente bisogno di esperienza, e lui ne aveva da vendere. Durante la sua vita era stato capace di fare grandi cose ed in maniera esponenzialmente.. bhè, maligna è riduttivo, ma diciamo che si avvicina come definizione. Era, quindi, capace di capire quando qualcuno si approfittava di un altro individuo, o semplicemente pensava in maniera incline al mare, era una cosa che adorava. Stare a vedere come gli uomini, tra di loro, stessero così poco attenti agli altri. Fidandosi, forse, un pò troppo dell'altro e stando a disposizione in maniera maniacale, avendo probabilmente paura di finire in qualche luogo infernale dopo la morte, questa era mera ipocrisia e lui la disdegnava, senza provare odio per questi individui. Lui non adorava l'odio, preferiva.. la passione, meglio se carnale, anche se il solo pensiero era assai stuzzicante per la sua mente depravata e lussuriosa. Ora era vicino a quella.. coppietta (?). Guardava entrambi, anche se la sua attenzione era per la giovane, sensuale ed affascinante come poche. L'anziano di origini nipponiche sembrava essere geloso del suo piccolo tesoro, l'espressione crucciata del suo viso lasciava intendere la non gradita presenza di Oliver ed aveva di che lamentarsi, aveva pagato per stare con la giovane ed ora vedeva un Adone avvicinarsi a chiacchierare ed a mettere in discussione la sua, già precaria, mascolinità. Non rispose al commento dell'uomo, non voleva iniziare una specie di alterco, si limitò solamente a guardare la giovane, essa sembrava ricambiare i suoi sguardi languidi e passionali, se ne compiacque. Non calcolò l'uomo, per il momento. Sembrava una bambina alla sua prima uscita per assistere al Kabuki, ed era così effettivamente. Un sorriso bonario si dipinse sul suo volto. "Oh, son convinto vi piacerà e che apprezzerete la cultura Nipponica anche voi, proprio come me." Concluse con uno smagliante sorriso, per poi andare a prendere la mano di lei e con delicatezza eseguire un baciamano. "Il mio nome, comunque, è Oliver. Oliver Goodwill." Ammiccò alla giovane per poi sorridere all'uomo ed aggiungere. "Molto lieto di conoscervi."
 
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†.Doll.†
view post Posted on 2/7/2009, 20:37




Sorrise scoprendo appena i denti candidi come perle quando lui prese la sua mano e la baciò. Un perfetto gentiluomo. Ci sapeva fare, sicuramente. Più di una donna doveva essere rimasta vittima di quei modi galanti. Chissà se era proprio la sua natura, quella che mostrava. Chandra aveva l'impressione che quel modo di porsi fosse solo una maschera, una trappola delicata e fine come una tela di ragno. Ma il ragno infine sarebbe giunto per divorare la preda inerme.

E' un piacere, Oliver. Io sono Chandra. Lui le ammiccò, e lei se ne compiacque, anche se non lo diedo troppo a vedere.
Guardò Tanaka, aumentando appena la stretta al suo braccio, per fargli capire che era il suo turno di presentarsi, e che si stava comportando scortesemente.
Il suo giocattolo fece una piccola smorfia, ma ligio al volere di lei, tese la mano all'uomo che stava, pur con tanto garbo, insidiando la ragazza.

Nobu Tanaka. disse atono. E ora se permette io e Chandra...

Ma non fece in tempo a finire la frase che Chandra si mise in mezzo, ridendo.
Oh, non così in fretta, signor Tanaka, la prego. Manca ancora così tanto all'inizio dello spettacolo...lo supplicò
Oliver- si rivolse poi al ragazzo - lei è venuto qui da solo?
 
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view post Posted on 20/7/2009, 18:56
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L'arte dell'essere sensuale era uno dei suoi cavalli di battaglia, non si sarebbe mai immerso in quel discorso a meno che non fosse stato sicuro delle sue qualità e della sua possibilità di imporsi con il suo charme. Era molto sicuro di sè sotto questo aspetto, sapeva come giocare le sue carte e lo faceva alla grande. Rimase ad ascoltare la presentazione del nanerottolo di origine Nipponica, quel tipetto gli interessava relativamente, colei verso la quale puntava era la giovane. Chandra. Nome esotico e sensuale, sembrava essere anche acculturata, ragazze di quel genere vengono sì pagate per accompagnare uomini facoltosi e ricchi, ma solo se hanno una certa istruzione. Non da tutti era apprezzare la nobile arte del Kabuki, un paio di punti a suo favore senza alcun'ombra di dubbio. Ammiccò un sorriso alla giovane per poi notare la fretta dell'uomo. Questi doveva sentirsi a disagio vicino ad un uomo come Oliver. Voleva Chandra tutta per sè, mentre ora c'era la presenza di Goodwill ad intralciare i suoi piani e ciò non doveva andargli particolarmente a genio. La sua espressione era da incorniciare, quando la giovane donna volle intrattenersi con Oliver per parlare. Lui, che voleva spicciarsi ad entrare per allietarsi con la compagnia di Chandra, ora si trovava a fare da terzo incomodo. "Oui. Sono da solo signorina Chandra. Questo, però, non mi ha impedito di venire a vedere il Kabuki; adoro le opere teatrali Nipponiche che verranno proposte stasera." Disse con un sorriso malizioso dipinto sul volto, chiedere la motivazione per la quale si trovava lì, sarebbe stata futile e sarebbe servita solamente a far innervosire maggiormente il signor Tanaka. Non che gli andasse a genio il vecchietto, ma non era sua intenzione primaria quello di farlo uscire dai gangheri.
 
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