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†.Doll.†
view post Posted on 26/6/2009, 22:35




Chandra si affacciò alla porta appena socchiusa della segreteria, inclinando la testa da un lato per riuscire a sbirciare nella stanza dall'aria austera

." Niente male l'ambiente, pensò "di sicuro preferibile a quella squallida comunità."

Spinse appena la porta, che si aprì senza un cigolio, rivelando una ragazza bassa ed esile dalla pelle scura e dagli abiti di foggia esotica. Si passò una mano nei capelli d'ebano, sistemando una delle ciocche corte e scomposte che le ricadevano sul volto, e avanzò nella stanza lentamente e con sicurezza e femminilità. Era stata una grandiosa idea venire lì. Nella sua comunità iniziavano a girare troppe voci su di lei. Una ragazza l'aveva vista in compagnia di un cliente, i più piccolini la notte si sussurravano da un letto all'altro storie del terrore che avevano lei come protagonista. E i volontari insistevano per mandarla da uno psichiatra, un fottuto, inutile strizzacervelli. L'ennesimo. Non ci avrebbe messo molto a incantare anche lui, ma iniziava ad essere stufa di quel giochetto. Nel complesso, la situazione stava diventando insostenibile, e lei, fino al giorno prima, non sapeva proprio come fare. Un cliente le aveva proposto di diventare la sua amante fissa, ed era pronto a pagarle un bell'appartamento e a coprire tutte le sue spese. Ma lei aveva declinato l'offerta con una perfetta miscela di virginea pudicizia e disprezzo.
Poteva ottenere di meglio, e lo sapeva. Con il tempo avrebbe frequentato persone più ricche. E accettare adesso una simile offerta adesso le avrebbe impedito di continuare la sua carriera, le avrebbe tarpato le ali. E Chandra non poteva permetterlo.
La Blank le avrebbe fornito il giusto equilibrio. Qui la sua natura sarebbe stata accettata, e lei sarebbe stata più libera. Nessun pregiudizio e nessuna limitazione al suo lavoro di accompagnatrice.
Sorrise avvicinandosi al preside. Ogni suo movimento appariva come perfettamente equilibrato e sensuale. Lui era molto giovane e avvenente, notò, avrebbe potuto quasi essere scambiato per uno studente.
Appoggiò le mani alla scrivania, chinandosi in avanti e protendendosi appena verso l'uomo dai capelli neri. Non lo fece con irruenza, ma con decisa grazia. A molte persone dava fastidio l'eccesiva vicinanza del loro interlocutore, e lei aveva imparato a non essere invasiva, ma allo stesso tempo a non mantenere le distanze.

Buonasera, disse con la sua voce incantevole e vellutata.
Sono qui per la night fece un sorriso affabile, ma nei suoi occhi brillava una luce maliziosa.

Era più forte di lei. Risultare affascinante le veniva facile come respirare.
 
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Mithra™
view post Posted on 28/6/2009, 11:00




Nikolas incrociò le mani sulla scrivania rivolgendole un caldo sorriso:
- ben arrivata miss Chandra - iniziò divertito - credo lei sia qui per una stanza, esatto...? - .
Chinò appena la testa in attesa di una risposta. Oramai abituato al flusso continuo di nuovi iscritti.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 30/6/2009, 18:01




Ricambiò il sorriso, scoprendo appena i denti candidi e i canini forse un po' troppo lunghi balerarono per un momento tra le labbra dipinte con rossetto scuro.
Era fiera di ciò che era, e quando poteva le piaceva esibire la sua natura. Essere una mannara era una maledizione meravigliosa.

La ringrazio rispose educata si, sono qui per una stanza. Voglio entrare nel Blank Institute.

E la sua, nonostante il tono cortese, non era una richiesta.
 
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Mithra™
view post Posted on 1/7/2009, 11:28




Nikolas l'osservò attento mentre con un'insolita velocità recuperava registro e penna:
-...indi per cui... day class, presumo- sorrise innocente.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 1/7/2009, 18:52




Chandra ghignò, sporgendosi ancora più in avanti sulla scrivania del preside. Era bellissima anche quando faceva simili smorfie.

Come lei preferisce
sussurrò accondiscente

Guardò l'uomo dritto negli occhi, divertita, con uno sguardo improvvisamente pericoloso. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima. E in quel momento la vera natura di Chandra, la sua anima, erano perfettamente visibili, e scintillanti di crudeltà.

E dalle sue labbra arricciate uscì un ringhio basso, cupo, che si tramutò in un potente e feroce ruggito.
Scoprì le zanne, facendoci scorrere sopra la lingua, con un gesto sensuale quanto spaventoso.

Ma ponderi bene la sua scelta. disse a voce bassisima E' sicuro che i piccoli della day class non ne saranno turbati? E' sicuro - e il sorriso si estese anche agli occhi, illuminandoli di una luce inquietante - che sappiano difendersi da me?
 
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Mithra™
view post Posted on 2/7/2009, 11:35




Nikolas scoppiò a ridere divertito mettendo fine a tutta quella sceneggiata:
- sicura tu, di riuscire a sopravvivere a loro, piuttosto? - sghignazzò versandosi del the nella sua tazzina.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 2/7/2009, 18:59




Chandra si raddrizzò, irritata.

Lei mi sottovaluta, disse, mettendo il broncio. Cosa credeva, quello sciocco?

Certo, quelli della Day potevano essere più forti di lei, avere poteri a lei sconosciuti. L'idea non le piaceva di certo. Odiava riconoscere la sua debolezza. L'unica nota positiva della sua vita tra i normali umani era la sua indiscussa superiorità.
Ma sospettava che le difficoltà in cui avrebbero potuto incorrere quelli della Day non si riducessero a mera forza d'offesa. Ciò che Chandra aveva in dose inferiore era altamente compensato dalla crudeltà e dalla vena di sadismo.
No, era meglio che non andasse lì. Per il bene dei ragazzi della Day. Per la sua stessa sanità mentale, se mai ne aveva avuta una.
Il problema era convincere il preside. Lui stava solo giocando con lei e era già intenzionato a mandarla alla night? o davvero era certo della sua decisione?

Decise che era giunto il momento di smetterla con i giochi. Di nuovo di sporse sulla scrivania. Una ciocca nera scivolò sulla superficie liscia, spandendo nell'aria una fragranza esotica, e la mano curata di Chandra si strinse al polso dell'uomo, che si stava servendo del thè. Una stretta salda eppure cortese. La sua mano scura e le lunghe unghie color sangue risaltavano sulla carnagione pallida del preside.

So che farà la scelta giusta. Sussurrò, vicinissima a lui. Ma la prego di valutare che tra certe...personalità... esiste una forte inconciliabilità.
Sorrise di nuovo.
So che lei può capirmi
 
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Mithra™
view post Posted on 3/7/2009, 12:03




Nikolas scosse appena il capo:
-mi dispiace, i mannari sono sempre stati indirizzati alla day class. E questo per motivi indiscutibili. C'è una certa ostilità fra vampiri e mannari, o sbaglio? - disse risoluto, mentre i suoi occhi si riempivano di un colore rosso scuro rimandante al sangue umano, appena sgorgato.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 3/7/2009, 12:27




I denti troppo lunghi scintillarono.

Io adoro l'ostilità, rise la ragazza L'odio è un sentimento così passionale...più passionale dell'amore stesso, per molte cose.

Allora va bene, disse con una scrollata di spalle. Meglio, in un certo senso.
Le aveva appena attraversato la mente una frase di Baudelaire.

"Come altri fanno con la tenerezza, sulla tua gioventù, sulla tua vita, io con lo spavento voglio regnare."
E così avrebbe fatto, allora. Sarebbe andata nelle day, dove avrebbe potuto dar libero sfogo alla sua natura.

Scrutò negli occhi vermiglio del preside. Adorava quel colore. Il colore del sangue, il colore della vita stessa. Proprio non capiva i pregiudizi tra simili razze. In fondo, non bramavano entrambi quella linfa color del tramonto?
 
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Mithra™
view post Posted on 3/7/2009, 12:43




Gli occhi di Nikolas tornarono del suo consueto colore, mentre un sorrisetto beffardo andava a nascergli in volto.
Prese registro e penna, e li porse entrambi alla ragazza davanti a lui:
-una firma, per cortesia - si limitò a dire.
 
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†.Doll.†
view post Posted on 3/7/2009, 13:37




Chandra annuì, prendendo con delicatezza la penna tra le dita sottili, e fece una firma sinuosa, sottile e molto inclinata. Ma la penna grattò duramente sul foglio, calcando.
Il suo nome, Chandra Mayju era a malapena leggibile tra i numerosi arzigogoli della calligrafia.

...E...chi sarà la mia compagna o il mio compagno di stanza, se ne avrò uno? Domandò, restituiendo biro e foglio.
Anche solo ottenendo qualche semplice informazione, come il nome di lui o lei, si sarebbe trovata in posizione di vantaggio.
 
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Mithra™
view post Posted on 4/7/2009, 08:41




Nikolas sorrise:
- nessun compagno di stanza, bensì due ragazzi al di là del muro- si limitò a rispondere consegnandole le chiavi della stanza 111
 
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†.Doll.†
view post Posted on 6/7/2009, 12:03




111. Bel numero. Un piccolo palindromo. Disse pensierosa, giocherellando con le chiavi di freddo metallo.
Guardò a malapena il preside, assorta nei suoi pensieri, anche se lo salutò molto cortesemente, con il suo tono più affabile. La ringrazio, preside. Cercherò di non causarle troppi problemi. agginse, mentre si avviava verso la porta, con un'occhiata furba al di sopra della spalla.
Arrivederci
La sua figura snella sparì oltre la porta, accompagnata dal tintinnio metallico.
 
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Mithra™
view post Posted on 9/7/2009, 12:20




Nikolas rise:
-certo, arrivederci e a presto...-
 
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13 replies since 26/6/2009, 22:35   195 views
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