Daemon Vanitatis

Gwin sorrise in modo abbastanza falso al cameriere.Sperando che prima o poi avrebbe smesso di osservarla con quei fottuti occhi da pesce lesso o seccato al sole,passava l'indice sul menu alla ricerca di qualche alcolico decente.
Era in un bar,in una delle tante viuzze della città ,con poca gente,solo un gruppo di ragazzi casinisti e maleducati dietro di lei,e una coppia solitaria seduta infondo al bancone.
Vodka alla fragola
Disse lentamente per poi girarsi verso quel gruppo di ragazzi.Erano della Blank di sicuro,come lei in futuro.Quella scuola stava per ricevere un'allieva molto molto speciale.

Un bar. Un locale sperduto in quella maledetta città che era Londra. Il suo baracchino era poco distante da lì,aveva appena finito di fare la barba a un tizio che se ne era andato senza neppure guardarlo lasciandogli qualche spiccio gettato con disprezzo. Ma il bello veniva ora. Poco distante. Uomo sulla trentina,alto e slanciato. Poco distante. Ragazzina che usciva dal bar,non avrà avuto più di 13 anni. C'era da chiedersi cosa ci facesse lì da sola. L'uomo si diresse dietro un vicolo quindi afferrò la ragazzina al buio,con il chiaro intento di violentarla. Povero idiota,credeva davvero di essere l'unico a saper sfruttar il buio? Passargli accanto fu un gioco per fanciulli,arrivargli dietro uno scherzo. Gli occhi gialli del Ragno Lupo si spalancarono alle spalle dell'uomo che tratteneva la ragzzina tenendogli una mano sulla bocca e cominciando a slacciarsi la cinta con la mano libera. Il rasoio spuntò dalla mano dell'Ombrato e improvvisamente,preciso e letale colpì. Una sottile linea rossa si disegnò macabra sul collo dell'uomo che si accasciò a terra in un attimo. La ragazzina fuggì urlando verso il bar attirando l'attenzione dei ragazzi che ridevano come idioti fuori da lì. Poco dopo spuntò dal vicolo anche lui,che si diresse verso il bar,il rasoio nascosto in una tasca mentre poco dopo dietro di lei una vecchia urlava. Evidentemente aveva trovato il corpo dell'idiota. Lui non se ne curò e spinse la porta,entrando...

Arrivata la sua Vodka alla fragola in un bicchiere degno di un puffo,Gwin prese a bere a tratti giocherellando con la cannuccia quando senti delle urla.Poi un uomo entrò dentro in Bar,uno come tanti,carino ma con un'aria affidabile meno di zero.Sorrise di cortesia e si girò di nuovo riprendendo a bere.

Benjamin si sedette al bancone sentendo uno sguardo su di sè,anche se durò solo qualche secondo. Si voltò e notò parecchi avventori soprattutto...una ragazza. Si voltò di scatto digrignando i denti e carezzando il rasoio insanguinato mentre il barista gli chiedeva brusco cosa desiderasse.

Gin...del gin senza aggiungerci altro....

Detto ciò cercò di non voltarsi nemmeno lanciando però ogi tanto occhiate fugaci oltre la sua spalla.

Ogni tanto si girava a fissarla,quell'uomo con i capelli lunghi e gli occhi castano chiaro,quasi gialli.La cosa non le dava fastidio,era sola e non aveva nulla di meglio da fare.E poi era curiosa di sapere se quell'urlo l'aveva causato proprio lui.

Perchè Bere gin da solo?

Disse con voce squillante,facendo del suo meglio per risultare irritante.QUindi si sistemò i capelli specchiandosi nel suo stesso bicchiere vuoto.

Che cosa inutile,è come mangiare pasta senza sugo,come pettinarsi i capelli con una forchetta.

Quella voce lo colpì,una voce femminile,come una pugnalata per lui. Evidentemente quella donna lo aveva adocchiato. Fece una smorfia mentre ua mano fuggiva al rasoio ma la fermò subito. Non ne sarebbe mai stato capace dopotutto. Però quella..oltre a essere una donna gli dava anche un altra strana sensazione. Alla fine grugnì rispondendo semplicemente

Mi piace berlo così com'è..

e si voltò quasi nascondendo il volto tra le braccia conserte sul bancone sperando che lei non si interessasse piu a lui anche se qualcosa gli diceva che così non sarebbe stato.

Gwin capi che lui non aveva molta voglia di parlare,quindi annui semplicemente e con un cenno intese al cameriere che voleva un'altro bicchiere.

senza voltarsi verso di lui iniziò a sghignazzare.Era ora convinta che con le urla e il trambustyo di poco fa c'entrasse lui.FIni il suo secondo bicchiere a andò alla cassa a pagare con tranquillità.

Gli occhi gialli del ragazzo fissavano la donna che ora si era alzata. Sapeva che lei lo aveva visto e non c'erano altre zone d'ombra attraverso le quali raggiungere la porta. Era praticamente,totalmente nelle mani di quella donna che tanto lo imbarazzava. Si chiese se avrebbe avvertito i polizziotti o se invece avrebbe evitato di farlo.

Gwin si limitò ad uscire dalla porta del bar ,senza sapere se l'avrebbe seguita o no,non gli iportava.Notò la polizia all'angolo della strada ma prosegui senza farci molto caso.

Sentendosi osservata continuò a camminare per un po,quando la strada si fece più buia e isolata sfiorò con l'indice il suo pugnale avvelenato aspettando la prossima mossa di quel tizio,alquanto strano,che la seguiva.

La smetti di seguirmi?se hai qualcosa da dirmi vieni qui.no?
Sussrrò verso l'aria,in modo cosi debole che nessun umano qualunque avrebbe potuto sentirla.E se lui l'avesse sentita lei avrebbe confermato i suoi sospetti.Non era uno qualsiasi.