il bambino della panchina, continuo

stai fermo stronzo
si tradi con le sue stesse parole.
era fregato.
E luis incominciava a farsi sentire.
La radice dei capelli rossi di Zero stava incominciando ad avere il consueto colore nero.

come? non credo di aver capito bene, che hai detto?
rise, avvicinando beffardamente l' orecchio alle sue labbra, riprendendo ancora e baciarlo.
A quanto pare non gradisci i baci, eh Zero?
lo sbeffeggio' stavolta lui.

stronzo lasciami in pace ti ho detto
tento di spingerlo via chiudendo gli occhi dalla fatica

ma anche no.
rispose ghignando vincente, accarezzandogli il viso come era solito fare con il SUO Luis.
gli diede ancora un bacio, piu' lungo rispetto ai precedenti.

cazzo
disse iniziando a tremare. man mano Luis stava iniziando a prendere posseso di quel corpo. Del rosso era rimasta una minima ombra nei suoi capelli e l'espressione maligna stava cedendo il posto alla solita dolce e remissiva

Bentornato, Luis.
Sorrise al suo solito, baciandolo ancora, piu' profondamente.

uhm...
mogugno sorridendogli e sbadigliando per poi addormentarsi

...
lo mise nel suo letto e gli rimbocco' le coperte, con un ultimo bacio sulla fronte.
Poi si tiro' su ed usć, riponendo la manciata di lamette in tasca, esattamente dov' erano poco prima.
Sospiro' e si chiuse la porta alle spalle, stiracchiandosi.