Questa risposta l'ho pensata mentre andavo a prendere il latte al supermercato, perdonatemi XD
Zolf sfoderò un tagliente sorriso da gantantuomo che poteva quasi parere una sfida.
"
Prima le sign..."
La frase gli morì in gola.
Il braccio con cui teneva il fioretto prese a tremare come quello di un vecchio, così forte che perse la presa sulla lama, lasciandola cadere a terra con un acuto tonfo metallico.
L'elsa era sporca di sangue, liquido che stava uscendo dai palmi di Zolf come delle stigmate. I tatuaggi che quella notte il Demonio aveva impresso sulle sue mani ora perdevano sangue scuro, senza però rilevare la presenza di tagli sulla pelle.
Quello che vide Rukia fu un uomo che roteava gli occhi fino a far diventare il globo bianco, per cadere a terra svenuto, senza emetter grido. Quello che vide lui dopo che tutto si fece buio è molto altro.
Il suo aspetto era identico a quello della prigionia, con il viso sciupato, i lunghi capelli neri che selvaggi vadevano sulle spalle e sulla schiena, la barba mal rasata e la divisa del carcerato. Anche il luogo non gli era estrano....l'aveva già visto, la notte del Patto.
Era all'Inferno.
E Lui lo guardava, quasi scontento. E gli parlò, non c'era modo per descrivere la Sua voce.
"
Piccolo cucciolo Umano...non è ancora tempo che tu ti faccia del male...non posso permettermi dei perdere un alleato prezioso come te. Quindi finchè non avrai recuperato quelle cose dovrò far in modo che tu non possa correre più di tanti rischi."
Un ghigno si creo sul volto del Demonio.
Sia la mente che il corpo di Zolf tremarono.
Poi sentì la terra mancargli da sotto i piedi e cadde...cadde in un oblio nero...
Il suo corpo chiuse gli occhi bianchi, poi si aprirono di scatto con il terrore nel verde delle iridi.
Il respiro affannoso.