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Repressed_Rage
view post Posted on 22/6/2009, 10:13




Non era la persona da aspettera l'attacco dell'avversario. Meglio l'offesa che la difesa. Anche se dicevano il contrario chi attacca per primo , secondo lei, ha piu possibilità di vittoria.
Fece un rapido passo avanti, senza ancora affondare.
Voleva divertirsi un pò prima.
Stette in guardia stavolta.
Voleva vedere come si muoveva il suo avversario.
Voleva studiarne i movimenti durante la battaglia
 
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view post Posted on 22/6/2009, 17:27
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SPOILER (click to view)
Questa risposta l'ho pensata mentre andavo a prendere il latte al supermercato, perdonatemi XD


Zolf sfoderò un tagliente sorriso da gantantuomo che poteva quasi parere una sfida.
"Prima le sign..."
La frase gli morì in gola.
Il braccio con cui teneva il fioretto prese a tremare come quello di un vecchio, così forte che perse la presa sulla lama, lasciandola cadere a terra con un acuto tonfo metallico.
L'elsa era sporca di sangue, liquido che stava uscendo dai palmi di Zolf come delle stigmate. I tatuaggi che quella notte il Demonio aveva impresso sulle sue mani ora perdevano sangue scuro, senza però rilevare la presenza di tagli sulla pelle.
Quello che vide Rukia fu un uomo che roteava gli occhi fino a far diventare il globo bianco, per cadere a terra svenuto, senza emetter grido. Quello che vide lui dopo che tutto si fece buio è molto altro.
Il suo aspetto era identico a quello della prigionia, con il viso sciupato, i lunghi capelli neri che selvaggi vadevano sulle spalle e sulla schiena, la barba mal rasata e la divisa del carcerato. Anche il luogo non gli era estrano....l'aveva già visto, la notte del Patto.
Era all'Inferno.
E Lui lo guardava, quasi scontento. E gli parlò, non c'era modo per descrivere la Sua voce.
"Piccolo cucciolo Umano...non è ancora tempo che tu ti faccia del male...non posso permettermi dei perdere un alleato prezioso come te. Quindi finchè non avrai recuperato quelle cose dovrò far in modo che tu non possa correre più di tanti rischi."
Un ghigno si creo sul volto del Demonio.
Sia la mente che il corpo di Zolf tremarono.
Poi sentì la terra mancargli da sotto i piedi e cadde...cadde in un oblio nero...

Il suo corpo chiuse gli occhi bianchi, poi si aprirono di scatto con il terrore nel verde delle iridi.
Il respiro affannoso.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 10:21




SPOILER (click to view)
oddeo XDD però è un bel post :sisi:


Stette a guardare la scena a occhi spalancati.
Cosa era accaduto tutto ad un tratto? aveva paura ad avvicinarsi. Sembrava come su tutta l'oscurita che c'era in quel castello, e di sicuro c'è ne era tanta, si fosse concentrata in un unica persona, li al centro della sala.
Vedeva il sangue colare dalle sue mani, non aveva mai visto una cosa del genere in tutta la sua vita costellata da strani avvenimenti.
Chiamare l'infermiere? non gli era manco passato di mente. Purtroppo quello non era un male curabile con una semplice punizione. Quelllo era un male antico che gli proveniva da dentro. Provava compassione tutto ad un tratto per quell'uomo. Si sentiva dispiuciuta, aveva una battaglia interiore in quel momento, e lei, Rukia, ne aveva avute molto da riconoscerne una al primo sguardo. L'unica cosa da fare era aspettare che tutto si placasse.
 
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view post Posted on 23/6/2009, 12:48
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Ciò che sentì, anzi ciò che non sentì, ebbe la capacità di terrorizzarlo.
Le gambe...non le sentiva più.
Con uno sforzo immane e una volontà ancora superiore riuscì a tirarsi sui gomiti, il volto impremiato di sudore. Le gambe v'erano, stese...ma per il suo cervello era come se non ci fossero.
Non sentiva la pressione delle scarpe nei piedi e di jeans sulle cosce, cercava di muoverle ma non c'era verso.
"Il fioretto."
Un semplice ordine diretto alla ragazza.
Voleva la lama che aveva lasciato cadere pochi metri più in là.
L'ultima prova.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 12:55




Annui spaventata alla semplice richiesta.
Si avvio verso l'arma e la alzo da terra per poi inccaminarsi verso Zolf e porgerliela.
eccola
disse pacata, non capendo a cosa gli servisse il fioretto in quel momento.
Sembrava avesse difficolta nei movimenti
 
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view post Posted on 23/6/2009, 13:05
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Afferrò con decisione l'arma, per poi piantarsi la lama in una coscia, stando attento a non ledere tessuto muscolare.
Una persona normale avrebbe ululato di dolore a quel gesto, autoinflitto poi, invece lui non fece una piega, gli occhi rimasero freddi come prima, anzi, pareva riaver acquistato parte della sua calma.
Non ci era andato giù leggero il Demonio, gli aveva fatto perdere temporaneamente l'uso delle gambe, come se la rete nervosa si fosse spezzata.
"Bastava solo avvertire..."
Bisbigliò Zolf, lanciando lontano il fioretto bagnato con il suo stesso sangue.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 13:09




Osservava la scena con occhi spalancati.
Non riusciva a credere nel gesto che l'uomo aveva appena concluso.
L'unica cosa che le venne in mente è che era un matto. Già un matto, perchè in fondo non c'era latra spiegazione logica da attribuire a cio che aveva appena compiuto.
Osservava il sangue colare e macchiare i pantaloni, il pavimento e gocciolare lento dalla spada.
La scena era si inquietante, ma di un'affascinante perversione da non riuscire a spiegare.
s..serve aiuto?
domando automaticamente.
Magari un buon psichatra...
si trovo a pensare.
Eppure la parte razionale di se non credeva che Zolf J, Klimb fosse un folle. Anche perchè i folli sono tutti dei geni.
 
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view post Posted on 23/6/2009, 13:17
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Lui era solo un bravo folle, che sapeva giocare bene la sua parte.
Zolf J. Kimbly dal terzo anno di liceo in poi era stato considerato un piccolo genio proprio per la sua capacità di costruire e disattivare ordigni esplosivi, ma chi si occupa in modo maniacale di questo settore rendendolo parte integrande e indispensabile della propria vita non è mai del tutto a posto con la testa.
E solo dopo si accorse di sutto il sangue che gli macchiava le mani e il corpo.
Sorrise, un sorriso malizioso e maligno, mentre si leccava la mano destra per pulirla dal sangue.
"Ho bisogno di una sedia a rotelle."
Disse, senza aggiungere spiegazioni.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 13:48




okey...
disse incamminandosi un attimo fuori.
Non le piaceva obbedire agli ordini, ma a quell'uomo non rieusciva a dire di no.
Si avvio rapida verso l'infermeria ignorando i compagni che la salutavano o facendo solo un breve cenno di ricambio. Quando prese la sedia a rotelle ritorno nel posto di poco prima, avvicininandosi sempre velocemte a Zolf
 
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view post Posted on 23/6/2009, 14:04
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Si poteva notare che il sangue uscito dalle mani aveva fortmato una strana figura sul pavimento....a colpo d'occhio sembrava proprio un pipistrello stilizzato.
Strano...insolito.
Ma non a caso.
Sbuffò.
Il Demonio aveva già scelto per lui, e probabilmente non aveva scelto male. Anche se gli dava molto fastidio che qualcuno lo potesse controllare in tale modo, non amava la sottomissione, nemmeno di una creatura di tale potenza.
Quando Rukia tornò le rivolse un sorriso cordiale, quasi non fosse successo nulla di particolare.
"Grazie signorina Kukichi, le dispiace darmi una mano anche a salirci? Non credo di avere abbastanza forza da issarmici da solo."
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 19:47




Ma quella macchia non sfuggi sicuramente all'occhio attento della ragazza. Per ora non avrebbe fatto domande. Piu tardi ci sarebbe stato un vero e proprio interrogatorio.
Voleva soddisfare quella curiosita che l-attanagliava ormai da parecchie ore riguardente quello strano individuo.
La curiosita era un tratto predominante del suo carettere.
certo
lo aiuto a tirarsi si, facendo passere un braccio dell'uomo intorno alle proprie spalle, in modo da poi far leva. Aveva una discreta forza per una ragazza della suo costituzione fisica.
Con un po di fatica pero riusci a farlo sedere sulla sedia a rotelle

SPOILER (click to view)
mi scuso se si vedono errori di grammatica come le o senza accento ma la mia tastiera mi ha cambiato le posizioni della puntegiatura <.< ha messo quella inglese
 
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view post Posted on 23/6/2009, 20:18
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Ovviamente non lasciò fare tutto a Rukia, ma cercò di essere meno inutile possibile.
Odiava dipendere dagli altri, odiava mostrarsi indifeso.
Anche se non pareva proprio indifeso con quel cipiglio sicuro e con la leccata al sangue sulla mano che aveva dato prima.
Strappò un lembo della maglietta e lo legò stretto attorno alla gamba offesa per bloccare almeno un poco l'emoragia. Non sentiva dolore, ma non per questo non c'erano danni.
Quindi prende a muoversi sulla sedia, prendendo un'attimo confidenza con il mezzo.
"Potrebbe indicarmi la strada per l'infermeria?"
Chiede ancora, con il solito tono cortese e cordiale.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 20:22




Lo osservo, studiandone ne ferite.
Aveva seguito un corso di soccorso proprio alla fortezza e si destreggiava abbastanza.
Era sera tarda e l'infermiete di sicuro a quell'ora non era presente.
Posso fare io, se si fida certo
disse sicura, sperando che si fidasse.
Certo non era un medico, ma le ferite sembravano profonde e sicuramente molto dolorose.
Con qualche rimedio che c'era in infermeria ci sarebbe riuscita però
 
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view post Posted on 23/6/2009, 20:30
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La studiò per qualche attimo, poi prese a muoversi verso l'uscita della sala, verso l'armeria.
"Se ne siete capace volentieri."
Le disse, sorridendo lieve.
C'era da chiedersi come si potesse sorridere in tal modo dopo essersi piantati uno fioretto nella gamba.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 23/6/2009, 20:34




Quel uomo aveva una solia del dolore decisamente alta.
Una persona normale non riuscirebbe a essere lucida dopo una cosi notevole perdita di sangue, ma, sopprattutto, una persona normale non si conficherebbe nemmeno un fioretto in una gamba.
ho preso parte a un corso di soccorso qua e sono uscita con voti discreti
disse per poi trascinarlo verso l'infermeria spingendo la carrozzina. Sarebbe stato un pò umiliante per il classico orgoglio maschile, ma doveva immediatamente fermare quell'emorragia.
 
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121 replies since 2/6/2009, 16:01   1364 views
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