allenamento

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view post Posted on 8/6/2009, 20:11
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Allungò la mano destra per prendere il fioretto.
Lo testò muovendolo nella mano.
Si, veramente un'arma degna del suo nome.
"Certamente signorina Kuchiki."
Le permette, ma ad una contizione ben particolare.
"Quella non è una spada normale, vero?"
Lo aveva avvertito, come se il suo sesto senso lo avesse avvertito, bisbigliando il pericolo al suo orecchio.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 8/6/2009, 20:23




Sode no Shirayuki, o anche detta la manica della neve. No non è una spada normale, proprio per niente. Ma purtroppo neppure io ne conosco i segreti.
spiego, le sembrava come minimo doveroso dato che Zolf le aveva raccontato di se e della sua passione per gli ordigni. Pochi sapevano che la sua spada era una spada speciale, pochi ne avevano l'intuito di capirlo per dirla tutta. Certo capivano dal punto di vista estetico che era una spada preziosa, una bella spada bianca, lavorata miniziosamente e nei dettagli. Ma non conoscevano la sua vera forza.
la Manica controlla il ghiaccio
 
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view post Posted on 8/6/2009, 20:41
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Le labbra si piegarono in un lieve sorriso. Allora aveva visto giusto.
Ascoltò attentamente le parole di Rukai.
Interessante, davvero interessante. L'Inquisitore Supremo non sceglieva a caso i suoi uomini...pardon, le sue donne.
"E non le sembra un tantino iniquo che io usi un comune fioretto, per quando di ottima fattura, e lei una lama magica?"
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 9/6/2009, 12:29




una lama magica.... che nelle mie mani rimane morta comunque
disse con un sorriso amaro.
Nelle successioni di quella spada TUTTI erano riusciti a capirne il segreto, a riuscire ad usarla nella sua massima potenza. Tutti a parte lei. Nelle sue mani era una spada priva di vita, una spada qualunque
 
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view post Posted on 13/6/2009, 10:53
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Guardò Rukia dall'altro, inarcando un sopracciglio. Non commentò, forse per non infierire, forse perchè semplicemente ora non gli importava, magari avrebbe approfondito il discorso più tardi.
"Capisco."
Risponde, senza pena o comprensione nella voce, solo un dato di fatto.
"Allora mi trattenrò io."
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 20/6/2009, 14:47




Alzo lo sguardo. Ennò non voleva che si trattenese. Non voleva comprensione, o peggio ancora COMPASSIONE, perchè lei, la dententrice della Manica di neve bianca non era capace di usare quella dannata spada. Lei che si era sempre arrangiata solo ed esclusivamente conle sue forse. Voleva un combattimento vero senza esclusione di colpi.
dal canto mio non ci andro leggera, e la prgo non si risparmi neppure lei
 
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view post Posted on 20/6/2009, 17:11
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Guardò la ragazza dall'alto. Ora non sorrideva, lo sguardo era serio, pieno di superiorità. Il tono grave e freddo.
"Se non mi trattengo potrei distruggere parte di questo posto e rischiare di ucciderla contro la mia volontà."
Disse, senza nessun'altra nota.
Se si conosceva davvero bene, Zolf sapeva che avrebbe potuto incendiarsi veramente e fare sul serio. E fare sul serio voleva dire agire senza nessun freno, mosso solo dal suo istinto e dalla sua bramosia d'uccidere.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 20/6/2009, 17:20




Lo fisso spaventata. Ora aveva veramente paura. QUello sguardo freddo, insensibile; potevano veramente appartenere a un essere umano?
Le parole le si freddarono in bocca.
o..ok... va bene..
disse a stento, come se una forza invisibile l'avesse circondata gelandolo senza che lei se ne rendesse conto. Eppure Zolf non l'aveva minacciata in alcuna maniera.
 
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view post Posted on 20/6/2009, 18:25
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Oh, si, perchè lui era un essere umano, almeno biologicamente parlando. Ma sapeva essere crudele e spietato come un mostro. C'era da chiedersi se era più mostro lui o le persone a cui gli Hunter davano la caccia.
Chi era davvero degno di vivere? Lui o una creatura non umana?

Ora l'espressione del bombarolo era di nuovo mutata, in un sorriso cordiale.
"Dove?"
Chiese semplicemente, intendendo il luogo della sfida.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 21/6/2009, 09:45




Tento di tranquillizarsi, In fondo questa agitazione non era da lei. Rukia era la tipica persona che se il mondo casca lei si sposta e lo lascia cascare!!
uhm.. c'è un salone apposta qua vicino
gli disse, iniziando a incamminarsi verso la porta
 
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view post Posted on 21/6/2009, 11:02
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Lui, invece, era uno di quelli che dava gli spintoni per far cadere il mondo, per poi osservare il piacevole disastro creato.
"Perfetto."
Rispose semplicemente, riponendo lo stocco nella fodera e predendola in mano, appena sotto l'impugnatura. Quindi seguì Rukia, senza aggiungere altro.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 21/6/2009, 20:22




La stanza che si usava per duellare era uno stanzone ampio, rettangolo con grandi finestre ad illuminarlo.
Arrivata al centro la ragazza si fermo. aspettando che Zolf si posizionasse di fronte a lei.
amichevole o segnami i punti? chiese
 
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view post Posted on 21/6/2009, 20:56
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Zolf studiò la stanza. I muri parevano solidi, forse non abbastanza. Però lo spazio era grande per ampi spostamenti. Non era male, per essere un vecchio castello.
Tornò a sofderare il fioretto, lasciando il fodero in un angolo dello stanzone, quindi si posizionò davanti a Rukia, a qualche metro di distanza.
"Amichevole."
Scelse, per poi mettersi in posizione di guardia.
La posizione era buona, ma all'occhio di una allenata come Rukia si potevano vedere molti punti scoperti, molte imperfezioni dovute ad anni di fermo.
 
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Repressed_Rage
view post Posted on 22/6/2009, 09:14




Sarebbe stata una vittoria facile.
Al suo nemico mancava postura, eleganza e probabilmente la scioltezza nei movimenti.
L'arte della spada non si impara da un giorno all'alto. Si mise in guardia anche lei, la propria spada ben tesa in avanti, per riscaldarsi.
Quando si trattava di combattere, anche se solo un duello amichevole, il suo modo di ragionare cambiava completamente. Analizzava il "nemico" fino nei minimi dettagli, prima di attaccara cercava il suo punto debole con lo sguardo. La Rukia allegra e goffa faceva spazio a una Rukia fredda e calcolatrice. Per i suoi avversari bastava fare un passo falso per guadagnarsi un biglietto di sola andata per l'inferno.
Fece un inchino veloce.
preferisco mantenere certe formalita nei duelli
 
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view post Posted on 22/6/2009, 09:28
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Zolf sapeva di essere apparentemente una preda facile ed era pienamente coscente di essere in netto svantaggio rispetto alla ragazzina, ma gli importava. Non voleva ucciderla. Non gli interessava uccidere un futuro e rispettoso alleato...almeno non ora.
"Oh si, mi scusi, tendo a dimenticarmente."
Ne uscì con l'ennesimo sorriso cordiale, completamente l'opposto dell'espressione assunta prima di uscire dall'armeria. Fece un veloce ma preciso inchino, poi tornò in guardia, in una posizione un po' migliore della volta prima.
La guardava con i suoi occhi verde chiaro, sembrava che la incitassero ad attaccare, a colpire per prima, per quanto la sua espressione rimanesse comunque concentrata, ma senza segno di questo incitamento sul viso.
 
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121 replies since 2/6/2009, 16:01   1364 views
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