il bambino della panchina

Luis era seduto sulla panchina ad aspettare il suo autubus per tornare all'institute,
guardava in alto verso di se chissa cosa mentre scalciava l'aria con i piedi sollevati dal marciapiede.
Aveva la solita aria malinconica e triste, con il cappellino stile gothic che lo proteggeva dal sole

Chin' iso con quella sottospecie di veste che utilizzava per pigiama si era allontanato dall' edificio.
Forse persino troppo.
Si fermo' per qualche minuto e si accorse solo quando ripartì di un ragazzino alla fermata dell' autobus.
Guardo' stranito l' orologio della fermata, affisso ad un palo della luce.
Era tardi.
Che ci faceva lì quel ragazzino?
Beh, si sarebbe potuto divertire, in fondo...
hei
chiamo'
che ci fai qui a quest' ora?
sorrise cattivo, mantendendo pero' gli occhi aperti per quella volta.

lo fisso spalancando li occhioni e il suo viso assunse una smorfia di paura.
Si rinnacchio su se stesse mordendosi il labbro inferiore
li usci solo un flebile ciao
poi chiuse gli occhi come ad aspettarsi il peggio e si strinse ancora un po contro il legno della panca

uhuhuhuh...hai paura di me?
butto' fuori la lingua e se la passo' sul labbro inferiore ridendo
non hai risposto alla mia domanda...
si avvicino' e gli alzo' il viso di forza sorridendo questa volta chiudendo anche gli occhi

no...
indietreggio di parecchio decisamente spaventato e sparendo che qualcuno in quel momento apparise a salvarlo e la sua mente ritorno al vecchio maestro, la sua espressione si intristi
aspetto un pulman.....

io piuttosto derei di sì...uhuhuh...
si inginocchio', arrivandogli davanti al viso
e dove andresti col pullman a quest' ora di notte?
La mammina non ti starà cercando?
rise

la mia mamma non c'è piu
stava per scoppiare a piangere
al blank institute
quel ragazzo lo impauriva non vedeva l'ora che arrivasse il pulman per andarsene subito

uhuhuh...in teoria stai parlando con un morto, sai? uhuh...
si drizzo' in piedi e lo ascolto'
...e pare proprio che questo morto ti seguirà ancora per un bel po'...uhuhuhuh
sorrise mostrando i canini appuntiti e salto' sul palo della luca, accucciandosi lì sopra

stai parlando con un anima... sospiro non sei messo molto meglio si tiro le ginocchia fra le braccia

uhuhuhuhuh...se vuoi ti posso portare io all' accademia
si sdraio' tranquillamente su un fianco, guardandosi le unghie per un po'

nono
fece un salto rabbrividendo
non voglio darti questo disturbo, aspettero il pulman

e pensi che i pullman passino all' una di notte? uuhuhuhuh...
si lecco' ancora le labbra, giocherellando con una lama
e poi non hai freddo..?
rise

aspettero fino alla mattina
rabbrividi per la sua reazione
non provo quelle sensazioni...

uhuhuh...giustamente.
si lascio' cadere ed atterro' in piedi, per poi appicicarsi praticamente a lui
pero' non venirmi a raccontare poi che non hai paura...
soffio' al suo orecchio.
Le lame brillarono alla luce del palo.

niiii..
soffoco un urlo spingendosi quanto piu poteva indietro terrorizzato
non mi fare del male... ti prego
li scese una piccola lacrima, voleva il maestro