King BradleyE una decina di minuti prima che tutta questa serie di eventi coinvolgesse l'Inquisiotre e il Mannaro in quella rischiosa e delicata situazione,in una villa poco distante dal municipio un'uomo stava seduto su un divano,bevendo al sua tazza di tè mattutina e leggendo il giornale davanti al fuoco del caminetto.Sarebbe stata una cosa normalissima per un rispettabile cittadino londinese....se non fosse stato per la presenza di alcuni uomini dei servizi segreti Londinesi attorno a lui che lo tenevano sotto stretta sorveglianza.Dopotutto le informazioni che quell'uomo doveva dare alla Corona erano state etichettate come di massima urgenza e importanza,quindi non era strano vedere degli agenti controllarlo a vista.
E questo King Bradley lo sapeva benissimo.
Erano ormai passate tre settimane da quando aveva eliminato i suoi superiori in Germania,due e mezzo da quando era in quella villa a Londra ad apsettare che venisse interrogato per bene dagli Inglesi.
Almeno non si erano sprecati con l'alloggio,vista la villa che gli avevano rifilato a lui e alla sua famiglia, come "casa momentanea" per i domiciliari:dopotutto era pur sempre un ex-Comandante di alto grado dell'esercito tedesco,non gli avrebbero potuto rifirargli una casa qualunque.
Sfogliò ancora il giornale per poi bere un sorso di te:non che quella situazione gli dasse fastidio,era chiaro:ma stava inizano da sentire il desiderio di rientrare in azione;era stato addestrato come un soldato perfetto,pronto a combattere ventiquattro ore su ventiquattro.E per lui,che non aveva mai fatto una vacanza, tre settimane erano come un'eternità.
All'improvviso la quiete e quel silenzio mattutino furono interrotti dal suono di un celluare degli agenti.Uno di questi si alontanò un poco,per poi aprirlo e parlare con circospazione,bisbigliando soltanto.L'unico occhio di Bradley si mosse in quella direzione,curioso,mentre un sorrisetto divertito si forma sotto i suoi baffi:credevano davvero che non sarebbe riuscito a sentire quella conversazione?
Patetico.
A parte il fatto che i suoi sensi erano oltremodo sviluppati,per lui leggere il labbiale di quell'uomo era una sciocchezza.E da quello che era riuscito a comprendere nei pochi secondi di telefonata di quell'uomo,sembrava che si fosse appena sviluppato un'incidente interessante.
Appoggiì la tazza di tè e il giornale sul tavolino di fine mogano,per poi alzarsi e sorridere cortesemente alle guardie che lo sorvegliavano:
Bene Signori:adesso credo proprio che questo povero vecchio andrà a darsi una bella rinfrescata.Ah già,un'altra cosa:se vedete mia moglie potreste accompagnarla a fare la spesa?Sapete,non lo dà a vedere,ma portare sempre quei sacchetti non è una cosa molto piacevole.
Gli agenti lo guardarono cordiali per poi rispondergli in modo affermativo,mentre Bradley si dirigeva fischiettando al bagno.
Ormai abituati a quel comportamento premuroso di un marito tanto attaccato a sua moglie:nessuno li aveva informati del curriculum di Bradley,sapevano soltanto di tenere sotto sorveglianza un vecchio,un bambinoe una donna,il che non era un alvoro tanto difficile.Come avrebbe potuto scappare poi,dalla finestra del bagno?
Ed infatti era successo proprio così.
Per un uomo come Bradley non era stato un problema evitare la sorveglinza alla casa,e il municipio era distante si è nò cinque minuti a piedi.Se fosse stato scoperto non gli sarebbe importato molto:erano troppo importanti le sue informazioni epr gli Inglesi.Al massimo avrebbe dovuto subire una multa o una ramanzina,insomma,le solite cavolate da dirigenti.
Ma adesso lui si trovava li,nascosto nell'ombra di un vicolo,nascondendo perfettamente la sua presenza,sempre con la sua divisa e i suoi due immancabili stocchi alla cinta e distante un paio di metri dal punto scelto da Tristan per fare la sua intrusione.
Il suo unico occhio guardava freddamente i due,mentre quello bendato aveva già individuato e memorizzato che cosa fosse in realtà il ragazzino.Aveva incontrato un paio di Mannari una volta,in Russia,durante una delle sue missioni:per lui eliminarli non era stato un problema,ma sapeva bene quanto potevano essere pericolosi.
Adesso doveva solo aspettare la loro mossa,e decidere dopo il da farsi:avrebbe potuo presentarsi ai due ed aiutarli,oppure dargli solo un minimo di supporto,senza farsi vedere.
Tutto dipendeva da che cosa avrebbero fatto...
Edited by LordDark3 - 27/8/2009, 10:36