Longing...

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view post Posted on 23/8/2009, 20:26
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Zolf non sentì l'odore del morto, ma l'odore dolceamato della polvere da sparo.
Posò lo sguardo sul cadavere dell'impiegato, non fece una piega: era abituato a vedere gente morta, di solito anche in condizioni molto peggiori di un buco nel cranio e uno nel petto. Si può dire che quel tizio fosse stato fortunato a morire in modo così...pulito.
Di certo l'americano non odorava di polvere da sparo perchè non era stato lui a sparare, non aveva mosso un dito, dato un segno di terrore, mentre la gente gridava d'orrore, qualcuno -a buona ragione- chiamava la polizia, altri vomitavano. L'ex Maggiore dell'Esercito Statuintense guarò il cadavere quasi con pena, senza soffermarci l'attenzione più del dovuto, poi all'annuncio di Tristan farebbe per alungare una mano vero di lui, tentando di afferrargli la spalla. La presa non è forte, non potrebbe dopo tutti gli anni di prigionia, ma è sicura, segno di una vigore passato che potrebbe benissimo tornare.
Se riesce a fermare Tristan gli direbbe a bassa voce, in modo che solo lui possa sentire.
"Evitiamo idiozie. Se entri dalla porta fai la fine di una groviera."
Non c'è compassione, non c'è bontà nel suo sguardo e nelle sue parole. Non ti ha salvato la vita per carità d'animo.
"Ora, non pensare minimamente che io ti abbia salvato la vita. Di te m'interessa quanto una cicca di sigaretta, più o meno come tutta la gente qui riunita. Potrei liberarmi di questa scocciatura, ma i miei metodi sono poco ortodossi e non piacerebbero. E dentro il municipio c'è qualcosa che mi serve per cui non posso permettermi che l'edificio e gli impiegati saltino in aria. Sarebbe una tremenda perdita di tempo."
Dice, con una nota grave nell'ultima frase. Calmo, pacato, ma con meno cortesia e formalità di prima. Si sta scoprendo il vero carattere di costui.
"Tu invece vuoi fare l'eroe, vuoi salvare quelli che ci sono dentro. Abbiamo un fine comune, nonostante tutto. Tu vuoi viva quella gente, a me serve viva quella gente. Che dici, collaboriamo?"
Sul volto appare un sorrisetto, che non preannuncia nulla di buono.
Zolf è magro e pallido, un pallido quasi malsano visti tutti gli anni passati rinchiuso in un carcere, tempo che pochi giorni di semi libertà non posso colmare. Non ha l'aria di essere uno in grando di combattere, non ha neanche armi. Almeno non nel senso convenzionale del termine.

Edited by Nashan - 23/8/2009, 21:50
 
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view post Posted on 25/8/2009, 15:24
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L'americano impedì in tempo a Tristan di fare follie, fermandolo con una presa sulla spalla. Il mannaro arrestò il passo e piantò il piede saldo a terra. Aveva ragione, avrebbe fatto la fine di una groviera e non avrebbe risolto nulla.

CITAZIONE
Ora, non pensare minimamente che io ti abbia salvato la vita. Di te m'interessa quanto una cicca di sigaretta, più o meno come tutta la gente qui riunita.

Fu molto sorpreso da quel cambiamento di tono e modi quasi impercettibile: se prima lo aveva catalogato come signore elegante e distinto, adesso vedeva nascosto in lui un non so che di oscuro.
Inoltre gli rivelò che aveva bisogno di qualcosa rinchiusa nel municipio: fortuna che non aveva interesse a far saltare tutto in aria.
Nessun problema, signore.
Accennò lui, tirando un'orecchio indietro, sollevato del fatto che dopotutto gli impiegati e l'edificio gli servissero a qualcosa: non poteva essere lui l'attentatore, anche se non sapeva se definirlo malvagio o meno.

CITAZIONE
"Tu invece vuoi fare l'eroe, vuoi salvare quelli che ci sono dentro. Abbiamo un fine comune, nonostante tutto. Tu vuoi viva quella gente, a me serve viva quella gente. Che dici, collaboriamo?"

Lasciò perdere l'idea di fare l'eroe, che l'americano aveva centrato in pieno facendolo sentire così stupido, e passò subito alla proposta di coalizione.
Ora si trattava solo di fare o non fare il "patto col diavolo".
Il sorriso di quell'uomo adesso lo inquietava, sembrava quasi volesse affrettarlo a fare la scelta sbagliata.
Era come aveva detto: lui voleva viva quella gente, a lui serviva e basta.
E va bene...
In due corriamo meno rischi: d'accordo, ci sto. Per le "cicche di sigaretta"
Gli tese la mano un po' dubbioso ma fu già sul punto di ritirarla indietro, come se avesse avvertito di aver fatto un'altra sciocchezza.
Non sembrava il tipo da queste "ragazzate" come la stretta di mano.
Si soffermò un attimo a guardarlo attraverso i suoi occhi arancio acceso: l'americano pallido ed emaciato doveva certamente riservargli sorprese. In certi casi fidarsi è bene, non fidarsi è meglio ma in quell'occasione lui doveva fidarsi per forza.
Ora aspettava solo ordini...

SPOILER (click to view)
Nashan scusami se Tristan lo faccio così diffidente, ma penso che chiunque al suo posto non sarebbe tranquillo con Kimly accanto vero XD? Tocca a te ^^

 
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view post Posted on 25/8/2009, 16:17
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SPOILER (click to view)
Ma figurati^^
Se avessi fatto diversamente mi sarei stupita XD
Devi interpretare il tuo pg, secondo quello che è, sempre e comunque u_u
Poro Tristan, non sa quello che gli aspetta



Zolf sorrise, soddisfatto di aver trovato un momentaneo alleato alla salvezza dei suoi documenti. Momentaneo, ovvio. Lui non aveva fazione che non la sua, non c'erano per lui veri alleati, solo occasioni da non sprecare.
Non gli strinse la mano, non gli passo neanche per l'anticamera del cervello. Osservò i due ingressi: quello principale e la porticina degli impiegati. Probabilmente da qualche parte c'era anche un'uscita di sicurezza, sicuramente controllata da coloro che assediavano il municipio. Si sarebbero dovuti creare un'altra entrata.
"Perfetto"
Commentò mentre passava ora gli occhi chiari su Tristan. Lo stava studiando. No, decisamente non era un Umano, sicuramente questo era a loro vantaggio. Delle doti soprannaturali facevano sempre comodo.
"Dimmi un po', non sei un Umano, giusto? Hai qualche capacità? Hai armi con te?"
Era una costatazione oggettiva la prima domanda, più che un quisito. Retorica.
 
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view post Posted on 25/8/2009, 23:26
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SPOILER (click to view)
Lol XD immagino! Povero anche Kimbly però che lo deve pure sopportare XD


No ,ma penso sia abbastanza evidente...
Era una domanda così retorica!
Che tipo di mannaro fosse sarebbe riuscito a distinguerlo anche lui, senza che Tristan lo suggerisse. Quanto ai poteri...non ne aveva mai sperimentati tanti di particolari.
Una specie di sesto senso intermittente, che lo avvertiva nelle situazioni di pericolo, un fiuto tale da farlo irientare ad occhi chiusi e basta. Ferzan gli aveva chiesto se era in grado di tramutare gli oggetti in pietra, come si diceva di alcuni lupi mannari, ma lui non era affatto convinto di essere in grado di fare una cosa del genere...la trasformazione di lupo era incontrollabile: era un ibrido quando era cosciente e 'ultima volta che si era trasformato era letteralmente impazzito.
Ho giusto qualcosa per l'autodifesa, me la cavo anche a mani nude.
Zolf invece non sembrava avere bisogno di coltelli, pistole o altro: ma non sapeva spiegarsi il perchè di questa sensazione.
Ma penso che il nostro problema principale sarà eludere la sorveglianza, evitare gli spari, allontanarci dalle esplosioni...
E un elenco di cose che significavano tutte la stessa cosa: la fuga, la sua specialità innata che ovviamente non aveva menzionato a Kimbly.
...cominciando dall'eludere la sorveglianza, dal momento che non possiamo passare dall'ingresso dovremmo trovare un'altra entrata...
Per lui non c'erano problemi ad entrare dalle finestre e spianare la strada a Kimbly, ma lui doveva avere in mente metodi meno ortodossi...(XD)
 
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view post Posted on 26/8/2009, 00:01
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SPOILER (click to view)
Oh, lui non sopporta. Se qualcosa gli sta sulle balle esplode.


Aveva il progetto di far saltare in aria un pezzo di muro, agoniava farlo in un modo tremendo, quasi fosse un bisogno. Voleva sentire il suono di un esplosione. Un bisogno quasi fisico, ma anche dell'anima. Sempre che l'avesse ancora.
"Dovresti avere anche un'agilità superiore alla norma, ci sarà utile. Nonchè un udito e un fiuto invidiabili. Riusciresti a localizzare dove sono riuniti? Probabilmente nell'atrio, ma tu saresti in grado di darmi indicazioni precise sulla posizione? Magari appoggiando le orecchie sul muro..."
Chiese e propose, doveva sapere dove far saltare in aria il muro, no?
"Trovare un'altra entrata? Cosa ci serve quando possiamo crearne una nuova dove ci pare?"
Fece un sorrisetto, che non prometteva nulla di buono.

 
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view post Posted on 26/8/2009, 22:43
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Tristan accennò a un sorrisetto ironico: aprire un'entrata? E come, con la dinamite? Si diceva di metodi poso ortodossi...sarebbe stato tutto molto più divertente.
Provvedo subito
E detto questo cominciò a girare in modo circospetto vicino alle pareti, con disinvoltura quasi fosse un normale passante.
Solo che camminava ad occhi socchiusi per concentrarsi sui suoni.
In prossimità dell'atrio c'era un silenzio sconcertante: forse erano già tutti morti. Qualche rantolo si sentiva in corridoio e un mormorio sommesso nelle stanze interne.
Scendeva sottoterra...
Forse sarà opportuno scavare da qui
Fece lui ad un certo punto, picchiettando una parete laterale molto estesa ed abbastanza lontana dall'entrata del municipio.
Saremmo già a metà strada e se non erro da qui si dirama una scalinata per i sotterranei. Sento dei rumori provenire da lì...
 
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LordDark3
view post Posted on 27/8/2009, 09:01




King Bradley

E una decina di minuti prima che tutta questa serie di eventi coinvolgesse l'Inquisiotre e il Mannaro in quella rischiosa e delicata situazione,in una villa poco distante dal municipio un'uomo stava seduto su un divano,bevendo al sua tazza di tè mattutina e leggendo il giornale davanti al fuoco del caminetto.Sarebbe stata una cosa normalissima per un rispettabile cittadino londinese....se non fosse stato per la presenza di alcuni uomini dei servizi segreti Londinesi attorno a lui che lo tenevano sotto stretta sorveglianza.Dopotutto le informazioni che quell'uomo doveva dare alla Corona erano state etichettate come di massima urgenza e importanza,quindi non era strano vedere degli agenti controllarlo a vista.
E questo King Bradley lo sapeva benissimo.
Erano ormai passate tre settimane da quando aveva eliminato i suoi superiori in Germania,due e mezzo da quando era in quella villa a Londra ad apsettare che venisse interrogato per bene dagli Inglesi.
Almeno non si erano sprecati con l'alloggio,vista la villa che gli avevano rifilato a lui e alla sua famiglia, come "casa momentanea" per i domiciliari:dopotutto era pur sempre un ex-Comandante di alto grado dell'esercito tedesco,non gli avrebbero potuto rifirargli una casa qualunque.
Sfogliò ancora il giornale per poi bere un sorso di te:non che quella situazione gli dasse fastidio,era chiaro:ma stava inizano da sentire il desiderio di rientrare in azione;era stato addestrato come un soldato perfetto,pronto a combattere ventiquattro ore su ventiquattro.E per lui,che non aveva mai fatto una vacanza, tre settimane erano come un'eternità.
All'improvviso la quiete e quel silenzio mattutino furono interrotti dal suono di un celluare degli agenti.Uno di questi si alontanò un poco,per poi aprirlo e parlare con circospazione,bisbigliando soltanto.L'unico occhio di Bradley si mosse in quella direzione,curioso,mentre un sorrisetto divertito si forma sotto i suoi baffi:credevano davvero che non sarebbe riuscito a sentire quella conversazione?
Patetico.
A parte il fatto che i suoi sensi erano oltremodo sviluppati,per lui leggere il labbiale di quell'uomo era una sciocchezza.E da quello che era riuscito a comprendere nei pochi secondi di telefonata di quell'uomo,sembrava che si fosse appena sviluppato un'incidente interessante.
Appoggiì la tazza di tè e il giornale sul tavolino di fine mogano,per poi alzarsi e sorridere cortesemente alle guardie che lo sorvegliavano:

Bene Signori:adesso credo proprio che questo povero vecchio andrà a darsi una bella rinfrescata.Ah già,un'altra cosa:se vedete mia moglie potreste accompagnarla a fare la spesa?Sapete,non lo dà a vedere,ma portare sempre quei sacchetti non è una cosa molto piacevole.

Gli agenti lo guardarono cordiali per poi rispondergli in modo affermativo,mentre Bradley si dirigeva fischiettando al bagno.
Ormai abituati a quel comportamento premuroso di un marito tanto attaccato a sua moglie:nessuno li aveva informati del curriculum di Bradley,sapevano soltanto di tenere sotto sorveglianza un vecchio,un bambinoe una donna,il che non era un alvoro tanto difficile.Come avrebbe potuto scappare poi,dalla finestra del bagno?

Ed infatti era successo proprio così.
Per un uomo come Bradley non era stato un problema evitare la sorveglinza alla casa,e il municipio era distante si è nò cinque minuti a piedi.Se fosse stato scoperto non gli sarebbe importato molto:erano troppo importanti le sue informazioni epr gli Inglesi.Al massimo avrebbe dovuto subire una multa o una ramanzina,insomma,le solite cavolate da dirigenti.
Ma adesso lui si trovava li,nascosto nell'ombra di un vicolo,nascondendo perfettamente la sua presenza,sempre con la sua divisa e i suoi due immancabili stocchi alla cinta e distante un paio di metri dal punto scelto da Tristan per fare la sua intrusione.
Il suo unico occhio guardava freddamente i due,mentre quello bendato aveva già individuato e memorizzato che cosa fosse in realtà il ragazzino.Aveva incontrato un paio di Mannari una volta,in Russia,durante una delle sue missioni:per lui eliminarli non era stato un problema,ma sapeva bene quanto potevano essere pericolosi.
Adesso doveva solo aspettare la loro mossa,e decidere dopo il da farsi:avrebbe potuo presentarsi ai due ed aiutarli,oppure dargli solo un minimo di supporto,senza farsi vedere.
Tutto dipendeva da che cosa avrebbero fatto...

Edited by LordDark3 - 27/8/2009, 10:36
 
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view post Posted on 27/8/2009, 14:18
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Zolf rise divertito e lieve alla proposta di Tristan. Scavare? Perchè mai compiere un attività così faticosa? Potevano crearsi una via d'accesso in poco tempo e con grade facilità.

"Perfetto."
Si limitò invece a dire, mentre si sfilava i guanti candidi dalle mani, pronto per far esplodere la sua alchimia...e il muro. Si passò la lingua sulle labbra, pregustandosi il fragore dell'esplosione e la distruzione che avrebbe creato. Solo l'idea lo esaltava.

"Allontanati, se ti facessi del male sarebbe un vero peccato..."
Lasciò cadere la frase, che sapeva di presa in giro, sardonica. Non gli importava un accidenti di Tristan, però non poteva permettersi che schiattasse o si ferisse prima del previsto, era coscente di non essere sufficente per affrontare la situazione.
Infilò i guanti nella tasca dei pantaloni. Battè i palmi delle mani e li posò sul muro. Il conto alla rovescia era incominciato. Lesto indietreggiò anche lui, portandosi dietro Tristan e lo prese ancora per una spalla, allontanandolo ancora qualche metro per sicurezza, mentre fissava la parete con aspettativa.
Giusto il tempo di fare queste mosse e la trasmutazione ebbe compimento.
Il muro esplose con fragore, mattoni si sparsero per terra, senza però arrivare ai due e si alzò la polvere. Ora c'era un bel buco nel muro, grande abbastanza per far passare entrambi.
L'uomo era semplicemente estasiato.


Chissà se il Comandante tedesco aveva mai sentito parlare, aveva mai visto l'identikit, del Maggiore Kimbly dell'Arma Statunitense, certo quando si era arruolato certe cose non era assolutamente capace di farlo, però era uno dei maggiori esperti di esplosivi nel continente americano, magari qualche notizia era trapelata pure nel vecchio continente...pure l'FBI si era servito qualche volta di lui, aggregandolo alle proprie squadre artificieri.
 
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view post Posted on 27/8/2009, 15:01
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Tristan si sarebbe offerto volentieri di scavare visto che i canidi per certe cose erano abili e lesti, ma lo sguardo pericoloso di Kimbly lo fece arretrare.
Che aveva intenzione di fare?
Si sfilò i guanti e appoggiò le mani al muro, anche se non sembrava cercasse un punto debole, e gli raccomandò di allontanarsi per "paura" che potesse ferirsi.
Era chiaro che fosse una presa in giro, ma Tristan lo assecondò: ma che voleva fare, piazzare una bomba?!
Kimbly gli prese la spalla e si allontanò dal muro che pochi secondi dopo si sgretolò sotto la forza dell'esplosione e lo sguardo di Kimbly estasiato: Tristan, che non sapeva spiegarsi l'accaduto, cercava con lo sguardo il detonatore (ancora non ha capito niente XD)...gli sembrò per un attimo di intercettare un'ombra a due metri di distanza da lì.
Oh...vedo!
Fece lui guardando perplesso il muro: chiunque fosse lì dietro aveva certamente sentito il botto e non sembrava spaventato!
Non avremo attirato troppo l'attenzione? Credo che qualcuno si sia accorto di noi...
L'odore di polvere da sparo confondeva troppo l'ambiente e non riusciva a seguire una pista, idem per i rumori, ma era certo di avere visto quell'ombra.
Non la indicò a Zolf, certo che avesse calcolato anche quello, e anche perchè se l'avesse fatto l'avrebbe costretto ad uscire allo scoperto. Se fosse stato ostile a loro forse li avrebbe anche attaccati: ma loro dovevano puntare dritti all'interno , prima che qualcuno bloccasse la scala e l'accesso ai sotterranei.
Meglio sbrigarci!
 
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LordDark3
view post Posted on 27/8/2009, 16:45




Stupore.
L'unica cosa che si sarebbe potuto riconoscere nell'occhio destro di Bradley era vivo stupore.
Aveva controllato ogni mossa dei due e quando l'uomo vestito di bianco aveva appena appoggiato i palmi delle mani sul muro...questo era esploso.
Come se fosse stato di carta.
Ma il suo stupore non era per la potenza dell'esplosione,ne aveva viste di ben peggiori e ben più letali:no,la cosa che lo aveva sopreso di più era il come.
Come diavolo ci era riuscito?!
Non aveva usato nessun genere di esplosivo,lo aveva visto bene,e se lo avesse usato non avrebbe potuto farlo detonare in quel modo.C'era qualcos'altro,qualcosa di non umano,anche se il suo occhio non l'aveva rivelato.
Poi,il suo sguardo si posò sul volto estasiato dell'uomo:quei lineamenti,quegli occhi verdi,gli erano stranamente familiari.Dove li aveva già visti?
Il suo cervello iniziò a lavorare fulmineo ed efficente come al solito ,cercando di ricordare e confrontare i vari volti che aveva visto sul campo e quelli che aveva solo intravisto nei vari identikit,confrontandoli con quello dell'uomo in bianco.Dopo qualche secondo un'aria mista tra il pensoso e il divertito si dipinse sul volto del ex-comandante:

....Kimbly.

Gia,l'ex maggiore dell'esercito Americano.Non l'aveva mai vistod i persona,ma il suo identikit gli era stato consegnato una volta,quando avevano richiesto l'intervento del FBi in suolo tedesco.Conosceva qualche voce che girava sul suo conto:che era un genio degli esplosivi e di qualunque cosa che esplodesse,che fosse un ottimo soldato...ma che era anche un pazzo sadico con manie di far espldere le cose.Aveva saputo che poi era stato spedito alla sedia elettrica per avere fatto saltare in aria dei suoi superiori,non pensava che fosse ancora vivo.
In quel momento,vedendo Kimbly,capì perfettamente il motivo di quelle voci.Si lisciò un'attimo i baffi,mentre la polvere dell'esplosione copriva ancora di più al sua posizione:quella situazione si stava facendo veramente interessante.Un uomo reputato morto era ancora vivo,a Londra,insieme ad un Mannaro,che aveva appena fatto saltare il muro del municipio occupato da gente armata e pericolosa.
Veramente interessante.
Decise per adesso di non far rivelare al sua posizione ai due:li avrebbe osservati da lontano,per ora,senza farsi vedere.Se poi avessero avuti dei problemi...beh,allora avrebbero fatto la sua conoscenza.
 
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view post Posted on 27/8/2009, 19:17
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Sogghignò, mentre fissava il buco davanti a se.
"Meglio, così sarà più divertente. Sicuramente non uccideranno tutti gli ostaggi per questo. Se dobbiamo far fuori quei bastari tanto meglio che ci tolgano la fatica di stanarli, vengano loro da noi."
Non poteva negare di voler far saltare in aria qualcuno, non gli interessava chi fosse, ma visto che c'erano dei malviventi forse se la poteva cavare con qualche buona vecchia scusa. L'autodifesa, per esempio.
Non poteva immaginare della presenza di King nelle vicinanze, anche se qualcosa nelle parole di Tristan lo mise in allarme. Era da tanto tempo che non stava su un campo di battaglia o combatteva, doveva riprendersi.
"Ho bisogno che i tuo sensi sviluppati ci spianino la strada, vai prima tu."
Non era proprio un inivito a nozze, ma non gli si poteva dare torto. Le capacità di Tristan li avrebbero messi in guardia su eventuali pericoli.
 
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view post Posted on 30/8/2009, 18:17
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Tristan abbassò un'orecchio, poi lo fece salire di scatto come per captare qualcosa.
Figuriamoci...ha bisogno di una cavia e per questo ha mandato prima me!
Pensò lui un po' innervosito, poi attraversò il buco facendo attenzione a non fiatare nemmeno.
A terra oltre alle macerie c'erano svariati vetri rotti e una guardia praticamente carbonizzata, irriconoscibile. Forse Zolf aveva un tantino esagerato...
Via libera!
Sibilò lui accompagnando le parole con un gesto della mano, poi mise la mano dentro la giacca dove aveva nascosto la pistola e si fiondò giù per le scale.
Aveva davanti la porta sprangata di una sala e due corridoi.
Scelse quello di sinistra e si accostò ad una parete per ascoltare cosa succedeva dentro...
 
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LordDark3
view post Posted on 31/8/2009, 18:26




Bradley aspettò qualche minuto prima di entrare anche lui e di seguire i due nel buco che si era creato precedentemente.La polvere iniziò a diradarsi mentre lui finalmente uscì dal vicolo in cui si trovava,dirigendosi a passo lento verso il buco nel muro,le braccia incrociate dietro la schiena.
A quanto apre l'ex-maggiore si era fatto prendere un pò troppo dall'entusiasmo,visto la potenza dell'esplosione e dell'entità del danno nel muro:anche se,doveva ammeterlo,era stata un esplsoioen perfetta,degna della sua fama.
Si intendeva anche lui un pò di esplosivi,gli era stata insegnato nel suo addestramento,e quell'opera la poteav solo fare un professionista.
Si fermò proprio davanti all'entrata quando vide alcune persone che spaventate e curiose si stavano avvicinando dove avevano sentito prima il rumore di quell'esplsoione.
Una donna gli si avvicinò affannata,prendendogli il braccio,guardandolo un pò preoccupata.Forse era stata per l'aria distinta e fiera di Bradley,oppure perchè indossava una divisa,anche se non era inglese,che l'avevano spinta a chiedergli informazioni:

Mi scusi,ha visto per caso che è successo?Ho sentito il rumore di un'esplosione poco fà,è successo qualcosa di grave?

Il vecchio comandante rimase fermo in silenzio per qualche secondo,senza neanche voltarsi verso di lei:ma poi gli rivolse la sua attenzione,sorridendogli getilmente come suo solito:

Stia tranquilla,signora.Non è successo nulla di grave.Sto andando io stesso a sincerarmi della situazione.
Non è necessario chiamare la polizia......per questo,basterò io.
Con permesso....


Dopo avergli fatto un piccolo inchino come segno di cortesia,l'ex-comandante entrò finalmente anche lui,mentre la donna se ne tornava sui suoi passi,un pò più rassicurata grazie alle raccomandazioni di quell'uomo.
Forse aveva creduto che era un vecchio polizzotto in pensione,oppure un ufficiale:se avesse saputo realmente chi era quel "gentile" signore,non sarebbe stata più così sicura.
Ma torniamo dall'ex-comandante:dopo aver fatto qualche passo si guardò intorno,osservando i vari pezzi di vetro rotto a terra e il cadavere di una guardia completamente carbonizzata.L'occhio destro di Bradely si accese di una luce di freddezza,alzando poi lo sguardo sulel scale che gli si mostravano davanti.Lentamente estrasse il suo primo fioretto ,impugnandolocon la mano destra,per poi scendere le scale molto lentamente,senza fare il minimo rumroe,come un lupo che si avvicina lesto e letale alla sua futura preda....
 
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view post Posted on 8/9/2009, 12:52
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Notò appena il cadavere semi carbonizzato della guardia, morto ignaro di quello che stava accadento. Stupido lui che si era posizionato proprio dove lui aveva deciso di far saltare in aria il muro. La prossima volta doveva stare più attento. Quel cadavere per lui aveva la stessa importanza di una formica morta. Nessuna.
Scese le scale, dietro Tristan, con l'orecchio teso a qualsiasi rumore. Sembrava tutto silenzioso e la troppa calma non gli era mai piaciuta. Era messaggiera di grandi guai, lo aveva imparato durante la sua adolescenza a Miami Vice.
Il volto appuntito comparve un sorriso storto quando Tristan estrasse la pistola dalla giacca. Sveglio il ragazzetto, cosa ci faceva il giro per Londra con una pistola addosso? Forse voleva proteggersi dagli Hunter, e aveva ragione. In teoria avrebbe dovuto protessersi anche da Zolf stesso, che fosse o non fosse Hunter, questo non aveva importanza. Poteva decidere che il corpo del mannaro era perfetto per una bella bomba.
Quindi si fermarono alla fine delle scale, davanti ad una porta. L'ex-milite non disse nulla, per non farsi sentire da quelli dall'altra parte e non disturbare l'ascolto di Tristan.

SPOILER (click to view)
Kikyo, lascio decidere a te cosa senti u_u
 
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view post Posted on 15/9/2009, 15:04
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C'erano chiaramente due persone nella stanza, poteva distinguerne le voci...non appartenevano agli impiegati, anzi, avevano un accento americano. Chi erano costoro?
Cominciò ad ascoltare e a riferire parola per parola a Zolf quello che sentiva, sottovoce.
...con un criminale a ruota libera in giro non desteremo nessun sospetto...ahahah!
Un criminale? La cosa si complicava.
Per una volta devo ammettere che questo Zolf Kimbly ci sarà utile...come copertura. Solo pochi sanno che in realtà non è affatto crepato sulla sedia elettrica...quindi se questo posto salta in aria e noi mettiamo finalmente le mani sul...
E seguì una parola che Tristan non riuscì a capire bene
...nella confusione potremo attribuire tutta la colpa a lui, ahah...
Eravamo già d'accordo che lui venisse a ritirarlo...se dovesse scoprirci?
Saremo veloci , lo anticiperemo. Operando anche una sostituzione...
Tristan si voltò verso Zolf con uno sguardo interrogativo: cosa si nascondeva nel municipio?
E' chiaro che stanno cercando di organizzare un furto e di eliminare tutti i possibili testimoni...
E poi questa storia di Kimbly vivo...non ricordava di aver mai visto il suo volto sui notiziari, ma se era vivo e la sua esistenza era taciuta ai più...aveva un'impressione sinistra, sempre più sinistra.
Non credo che chiamare le autorità serva a qualcosa...se nascondono l'esistenza di un ricercato significa che sono d'accordo...
 
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