La Sinfonia del Diavolo

Beh...sei mio ospite, come minimo devo prendermi cura di te.

ridacchio' salendogli nuovamente addosso e guardandolo compiaciuto.

E poi...non mi dispiace avere altre occasioni per avere dei contatti...

ammise appoggiandosi su di lui con il bacino.

Qaundo gli fu sopra avvampò ancora, per quanto poteva.
Si ostinava a non guardarlo.
Ormai non sapeva più se avere paura o provare qualcos'altro.
Strinse il lenzuolo con una mano.
<< Ospite, dici? mi hai praticamente rapito...>> mormorò.

Pero' come hai potuto constatare non ti minaccio esattamente di morte...
O sbaglio?

sorrise e lo guardo' dritto negli occhi, maliziosamente.

<< N-no...>> dovette ammettere.
Ecco, ora che l'aveva guardato non riusciva più a distogliere lo sguardo, maledizione.
Socchiuse appena gli occhi quasi come se fosse ipnotizzato.

...

sorrise solamente e fece aderire del tutto il proprio corpo a quello del violinista.
gli ando' a baciare il collo piu' volte, poi scese appena, sul punto ferito.

Voltò di nuovo la testa di lato, lamentandosi per quei baci.
Sentì il corpo freddo dell'altro premere contro il suo e non poté fare a meno di vergognarsi per per il fatto che fossero entrambi nudi.
<< Nh...>> si morse l'interno della bocca, chiudendo gli occhi.

risalì ed infine si stacco', accarezzandogli il viso.

ssht...tranquillo...

soffio' accarezzandogli un fianco, languido.

Si girò lentamente quando gli accarezzò il viso, fino ad incontrare di nuovo gli occhi del vampiro.
Continuava a ripetergli che doveva stare tranquillo.
...forse, un poco poteva anch fidarsi.
La mano dell'altro scese lungo il suo fianco, lenta, accarezzandolo << N-no...>>

ssht...

lo zittì con un bacio e si struscio' appena sul suo corpo.
Non aveva intenzione di stuprarlo!
Nossignore!
se avesse collaborato si sarebbe divertito certo di piu'...

Era la prima volta che lo baciava sulle labbra. Arrossì irrigidendosi appena. Non se lo aspettava mica, eh...
socchiuse gli occhi rilassandosi quasi subito e lasciandosi andare. Doveva ammettere che era una sensazione davvero piacevole.
Forse se si fidava non faceva tanto male.

bravo...

sorrise compiaciuto e gli passo' una mano sul petto, mentre si metteva meglio a cavalcioni su di lui.
Oh se si sarebbe divertito quella notte!

Sospirò.
Si chiese se fosse giusto lasciarsi andare ad una cosa del genere.
Continuò ad osservarlo mentre si spostava sopra di lui, tirandosi un po' su.
I lunghi capelli gli ricadevano sulle spalle e davanti agli occhi.
Ne afferrò una ciocca, senza pensarci, iniziando a rigirarsela tra le mani.

sono molto simili ai tuoi.

mormoro' compiaciuto da quel gesto.
si abbasso' e gli ando' a leccare piano il petto.

hai la pelle morbida...

sospiro' poi, continuando a baciargliela.

<< Ah...>> gemette piano, passandogli una mano tra i capelli bianchi.
Era vero, erano simili ai suoi, anche se quelli di Alexander sembravano quasi argentati.
Sospirò ancora, abbassando lo sguardo su di lui.