|
|
| La sua reazione fu normale, se la aspettava. Scoprire all'improvviso di avere lo stesso, medesimo cognome poteva far sussultare chiunque. Almeno in quel luogo. Poteva essere qualunque cosa, per un umano. Per loro che invece vivevan soli da secoli ormai e non avevan contatti con una vera e propria famiglia, la sola soluzione era che vi fosse un vero e proprio legame di sangue tra loro due. Lui sospirò. La vide fare delle supposizioni al momento, supposizioni che lui già aveva fatto in un istante e che aveva anche valutato. Anche lui si alzò con calma e si portò davanti a lei guardandola, data la disparità d'altezza, dall'alto verso il basso. "Le ipotesi sono molte. Il fatto che tra gente come noi vi siano persone con lo stesso cognome tà ad indicare che vi è un diretto legame tra noi due. Le possibilità di ciò sono intorno all'89%. La possibilità di essere cugini è scarsa, mia madre non aveva sorelle, nè fratelli, nè alcun altro al di fuori dei genitori e di me. A discapito di sorprese la possibilità che siamo cugini è del 7%. La seconda ipotesi da te esposta, quella cioè che ci presenta come fratelli è molto alta. Tuo padre si chiamava Joseph, lo stesso nome che mia madre pronunciava durante alcune sere nelle quali aveva gli incubi. Quindi io e te dobbiam essere fratelli, c'è una percentuale del 95% che sia così." Proferì rimanendo sempre calmo e guardando quella che doveva essere la sua piccola sorellina. Non sapeva come lei avrebbe reagito, a dire il vero neanche lui sapeva come sentirsi, visto che sino a pochi secondi fà stava per baciarla, pensiero che gli sarebbe sicuramente tornato in mente successivamente, ma ora era tempo di chiarire.
|
| |